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Gli ultimi messaggi del Forum

Scintille : una storia di anime vagabonde / Gad Lerner

Il buon Gad Lerner ricicla e reintegra una serie di reportage scritti per Repubblica nel 2008 da Libano, Israele, Siria, Polonia, Ucraina, etc., che putacaso sono i luoghi di origine e di transito della sua costellazione familiare, da parte di madre e di padre. È l’occasione per riassumerne la storia recente, che si intreccia sovente con quella personale e di famiglia, a partire dallo sterminio degli ebrei nella Galizia degli anni Trenta, al Libano materno, gli Hezbòlla, la protesta giovanile verso l’Israele delle stragi di Sabra e Chatila, il rapporto conflittuale con il padre ebreo-conservatore, eccetera.

2009, Feltrinelli Editore, 230 pagg., 8 euri nell’edizione economica

Il gatto che voleva salvare i libri - Sōsuke Natsukawa

“Il gatto che voleva salvare i libri” di Sōsuke Natsugawa

Dalla morte del nonno, l'unico appiglio che rimane al giovane Rintarō è la vecchia libreria Natsuki, un luogo di serenità e amore per i libri che ha ereditato dall'anziano uomo. Quando il locale si trova sull'orlo del fallimento e il ragazzo si appresta a trasferirsi, gli appare un gatto che afferma di aver bisogno del suo aiuto per salvare i libri, e ha inizio un viaggio incredibile alla riscoperta del piacere della lettura.

Questo romanzo è il perfetto esempio di realismo moderno, una storia che intreccia realtà e fantasia fino a che le due non sono più distinguibili. Le penne nipponiche non deludono mai: gli autori e le autrici giapponesi riescono sempre a cogliere la magia nella semplicità, la poesia nella quotidianità, con una narrazione fluida, estremamente sensibile e coinvolgente che sfuma nell'onirico.

Quello che inizialmente può apparire come un racconto già visto cela in realtà numerosi spunti di riflessione: quanto spesso - specie nell'epoca del Booktok e del Bookstagram - la lettura diventa una gara a chi legge più libri e più velocemente, a chi recupera per primo le ultime novità, e magari tra le tante letture sono poche quelle che permangono davvero. Quello compiuto da Rintarō non è quindi solo un percorso di crescita personale, bensì il ritratto di una società sempre più immediata e meno disponibile a dare del tempo, in cui troppo spesso accade che i libri diventano un conteggio, una sfida, e al contempo si fa sempre più fatica a prenderne in mano uno. Il messaggio della storia non va frainteso: si parla di rallentare, di dare il giusto tempo alle cose e di ricominciare dopo essersi fermati, e quella dei libri non è che una metafora della condizione umana stessa.

Ho amato il linguaggio dell'autore, che fonde numerose parole arcaiche e difficili ad una prosa più delicata e immediata. Una lettura leggera e dolce per riflettere e ricordare l'importanza delle piccole cose.

5/5 ☆

The final gambit. Ediz. italiana

Avery non ha una casa né una famiglia, frequenta il liceo con ottimi risultati e il suo unico desiderio è ottenere una borsa di studio e dare una svolta alla sua vita. Questo fino a quando, alla morte del miliardario Tobias Hawthorne, riceve in eredità la sua intera fortuna, che otterrà solo se riuscirà a rimanere un anno nella villa dell'uomo assieme ai suoi quattro prodigiosi nipoti Nash, Grayson, Jameson e Xander. Avery non conosce nessuno di loro e non riesce a credere a ciò che le è capitato, ma quello che sembra un errore irreparabile, si rivelerà presto essere molto più intricato, e dovrà fare i conti con tutti i misteri sepolti che la legano a quel posto.

Nei tre volumi - The inheritance games, The Hawthorne legacy e The final gambit - vengono districati tutti i misteri che si celano tra le mura di casa Hawthorne, una villa enorme, meravigliosa e ricca di intrighi, dove ogni porta, scala, nascondiglio e cassetto nasconde innumerevoli segreti. Vengono esplorati gli aspetti psicologici dei personaggi, le relazioni tra di essi, le rispettive famiglie, e ogni volta che ciasun pezzo sembra essere al posto giusto qualcosa di nuovo viene a galla, qualcosa che non combacia con il resto, dando inizio ad un nuovo domino di misteri. Aggiungendo un pizzico di romance e delle avvolgenti ambientazioni dark academia, l'autrice racconta una storia mozzafiato, frizzante e scorrevole che sarà impossibile non amare.

Non solo una scommessa molto rischiosa: quella raccontata è anche una storia di crescita e consapevolezza, di amore e amicizia, una storia di persone spezzate che tentano di rimettere insieme i propri frammenti. Intrecciando il giallo al romance, l'autrice progetta un racconto intricato, crudele e meraviglioso.

Se esiste un perdono - di Fabiano Massimi

Romanzo basato sulla vera e sconosciuta storia di Sir Nicolas Winston, che in tre soli mesi riuscì a salvare dalla persecuzione nazista più di 600 bambini ebrei da Praga, organizzando treni diretti nel Regno Unito.
Scrittura scorrevole, intensa, personaggi ben tratteggiati , una storia che ti rimane nel cuore.Da consigliare.

It's not how good you are, it's how good you want to be / the world's best-selling book by Paul Arden

Non un libro sul pensiero positivo o sul buddismo zen, ma sulla pubblicità, e nella fattispecie sui rapporti di lavoro tra agenzia e cliente, scritto da un art director britannico di successo (della Saatchi & Saatchi) a fine carriera. Da navigato esperto del settore, il buon(anima) Paul Arden sapeva bene che il risultato del prodotto pubblicitario non va misurato in termini assoluti ma è frutto di un compromesso tra i desiderata del cliente, gli spunti del creativo e l’enigmatico assetto mentale del pubblico ricevente. In questo senso, i pur numerosi consigli sulla creatività sono superati da quelli motivazionali, che non si riducono al banale motto “credere nelle proprie idee”, ma portano a mettersi nei panni della controparte per cercare di vendere quelle idee, approfittando anche dei punti deboli della committenza, senza rinunciare al coraggio necessario per sostenere qualche soluzione non convenzionale alla quale si creda particolarmente, anche a rischio del licenziamento (conseguente l’eventuale fallimento nell’acquisizione della campagna).

Phaidon Press, 2003, 128 pagg.

Cut-out:

Do not put your cleverness in front of the communication.

If you get stuck, draw with a different pen.

"Success is going from failure to failure with no loss of enthusiasm" (Churchill)

"To become a champion, fight one more round" (J. Corbett)

Mio padre era fascista / Pierluigi Battista

Veramente consigliato per chi vuole approfondire il tema "fascismo", perchè il punto di vista è veramente particolare: il racconto di un figlio che descrive la vita post-bellica del padre fervente sostenitore del ventennio, tra la disillusione e la delusione.

R: La stazione - Jacopo De Michelis

Interminabile...all'inizio la storia poteva essere anche originale, poi sfocia in qualcosa di irreale. Non saprei definirlo come genere, un'insieme di mille generi diversi

Il grande Gatsby - Francis Scott Fitzgerald

“Ogni notte ingrandiva di un tassello il disegno delle sue fantasie, finché il sonno si abbatteva su qualche scena vivida con l'abbraccio dell'oblio. Per un po' questi sogni a occhi aperti procurarono uno sfogo alla sua immaginazione; erano un'appagante allusione all'irrealtà della realtà, la promessa che la roccaforte del mondo era posata salda sulle ali di una fata.”