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Siena : Cantagalli, 2021
Abstract: L'ultimo, accorato appello di Benedetto XVI affinché l'Europa riscopra e riaffermi la sua vera origine e identità che l'hanno resa grande e un modello di bellezza e di umanità. Non si tratta di imporre a fondamento dell'Europa le verità di fede, quanto, piuttosto, di fare una scelta ragionevole, che riconosca che è più naturale e giusto vivere "come se Dio ci fosse" piuttosto che "come se Dio non esistesse". Come in un tempo non troppo lontano papa Giovanni XXIII si appellò alle grandi nazioni dell'Europa e dell'Occidente per scongiurare una devastante guerra nucleare, così oggi il papa emerito Benedetto XVI si rivolge un'ultima volta all'Europa intera e all'Occidente perché, solo riscoprendo la propria anima, possano salvare se stessi e il mondo dall'autodistruzione. «Con la limpidezza, l'immediata accessibilità e insieme la profondità che gli sono proprie, il papa emerito delinea qui magnificamente quella "idea d'Europa" che ha indubbiamente ispirato i suoi Padri fondatori e che sta alla base della sua grandezza ed il cui definitivo offuscamento sancirebbe il suo complessivo e irreversibile declino». (Dall'Introduzione di papa Francesco)
27 agosto 2023 alle 11:14
La vera Europa è una raccolta di interventi di Joseph Ratzinger, che in diversi luoghi e contesti, in anni compresi tra il 1980 e il 2007, ha esposto nozioni e auspici connessi alla storia e all’identità del continente europeo. Nei diversi capitoli si intrecciano pertanto argomenti di storia e di filosofia, di diritto e di sociologia, di teologia dogmatica e morale. Fondamentale e ripresa in più occasioni la convinzione che “la legge naturale vera e propria è ad un tempo (anche) legge morale. La creazione stessa c’insegna come possiamo essere uomini nel modo giusto”. Ecco allora espresso con chiarezza il nesso tra fede, ragione ed etica: “La fede cristiana, che ci aiuta a riconoscere per tale la creazione, non è una paralisi della ragione. Al contrario, essa crea attorno alla ragion pratica lo spazio vitale nel quale questa può sviluppare le proprie potenzialità. La morale che la Chiesa insegna non è un onere particolare, riservato ai cristiani, bensì la difesa dell’uomo contro il tentativo di pervenire alla sua eliminazione. Se la morale (…) non è riduzione in catene, ma liberazione dell’uomo, la fede cristiana allora è l’avamposto della libertà umana”.
Nel capitolo Il cuore dell’Europa: l’umanesimo dell’Incarnazione (omelia tenuta a Cracovia il 13 settembre 1980) Ratzinger ricorda tre tratti specifici dell’Europa. Il primo è introdotto dall’annuncio cristiano portato dall’apostolo Paolo, giunto in Grecia ispirato dal sogno di un macedone, che gli chiede di essere visitato e aiutato: “La figura di Gesù Cristo sta al centro della storia europea ed è il fondamento del vero umanesimo, di una nuova umanità. Perché se Dio è diventato uomo, allora l’uomo acquisisce una dignità del tutto nuova. Se l’uomo invece è solo il prodotto di un’evoluzione casuale, allora la sua stessa umanità è un caso e così a un certo punto sarà possibile sacrificare l’uomo per scopi apparentemente ‘superiori’. Se invece Dio ha creato e voluto ogni singolo uomo, le cose stanno in modo completamente diverso”. Da questa consapevolezza derivano altri ben saldi principi, come quello di una cultura, che “non potrà mai essere una cultura esclusivamente dell’avere”. Altri tratti specifici dell’Europa vengono identificati nella dignità della coscienza e dei diritti dell’uomo (dove “coscienza non significa che ciascuno può fare ciò che vuole, ma che ciascuno può riconoscere la volontà di Dio ed aprirsi ad essa”), nell’amore per il prossimo (che ha portato a costruire non solo cattedrali, ma anche ospedali per i malati e gli anziani), nel manifestarsi di una “europeità”, da intendersi sempre allo stesso tempo come una realtà “nazionale e sovranazionale”.
In altre pagine l’autore tratta il tema della pace, ricordando le tristi vicende della Seconda Guerra Mondiale; ricorda in particolare lo sbarco in Normandia e riconosce che ci possa essere un bellum iustum, come quello delle forze alleate contro il nazismo, per il quale lo stesso popolo tedesco (aggressore e sconfitto) non può che serbare gratitudine. Altrove si tratta nel libro di terrorismo, di perdono, dei cambiamenti epocali determinati dalla caduta del muro di Berlino e del crollo del comunismo nell’est europeo, della contestazione alla società e alla Chiesa innescata dalle rivolte del 1968.
Non mancano infine accenni a problematiche specifiche, come la contraccezione, l’omosessualità, il sacerdozio alle donne, mentre in diversi capitoli si richiamano la natura e il valore della famiglia fondata sull’amore tra un uomo e una donna, della sessualità, della fecondità. Vi sono infatti principi non negoziabili, che vengono così sintetizzati: la tutela della vita in tutte le sue fasi, il riconoscimento e la promozione della struttura naturale della famiglia, la tutela del diritto dei genitori ad educare i propri figli.
(Gregorio Curto – 2023-01-02)
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