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Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen
Quando un facoltoso giovanotto si trasferisce nella tenuta di Netherfield Park, la vicina famiglia Bennet vede possibili sviluppi matrimoniali per le proprie cinque figlie. Devo ammetterlo: ho inizialmente faticato ad approcciarmi a questa storia, un piccolo grande classico che tutti hanno amato e che temevo non mi sarebbe piaciuto. L'inizio lento e i dialoghi frivoli e anacronistici, mi hanno dapprima rallentata nella lettura. Una volta immedesimata nel contesto storico culturale, però, ho iniziato a parteggiare per Elizabeth e Jane, le due figure principali, e mi sono appassionata alle loro vicende. Oltre allo stile ironico e pulito di Austen, ho trovato irresistibili le atmosfere, che odorano di pioggia, tessuti pregiati e pietanze preparate in casa. La dimora dei Bennet diventa presto un rifugio caldo e accogliente, e l'ambientazione inglese irresistibile. “Orgoglio e pregiudizio” non è sicuramente un romanzo dal quale aspettarsi grandi colpi di scena o situazioni movimentate, piuttosto uno scorcio, tanto pittoresco quanto verosimile, di una società fondata, come afferma il titolo, sul pregiudizio. Quella di Elizabeth e Mr Darcy non è solo una storia d'amore che sboccia tra le sale da ballo inglesi, ma una relazione proibita e sconsigliabile che affronta di petto i pregiudizi della società, ponendo al primo posto i sentimenti anziché le opinioni altrui. Il loro è un sentimento profondo radicato nel tempo, che aspetta il momento giusto per esplodere. Una splendida metafora, una struggente storia d'amore e un pezzo importante della letteratura inglese da recuperare! Utente 36393 - 3 mesi fa |
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Due di due - Andrea De Carlo
La prima volta che si incontrano, Mario e Guido, sono due perplessi adolescenti dalle personalità appena abbozzate. Mario è timido, impaurito di fronte alle possibilità della vita; Guido è l'opposto: carismatico, curioso, pronto a lottare per i propri ideali. La loro è un'amicizia strana, quasi simbiotica, in cui i silenzi contano più delle parole. Un legame indistruttibile forgiato dallo scorrere degli anni, che si sviluppa dall'adolescenza all'età adulta. Lo stile di De Carlo è schietto, diretto, senza mezzi termini ma mai scevro di riflessioni, metafore, poesia nelle immagini. Narrato dal punto di vista di Mario, non è solo una storia di amicizia, ma un romanzo di crescita e ricerca, il libro di cui si avrebbe bisogno in quei momenti in cui non si sa più dove andare, quando ci si sente soffocati dalla vita. Mentre la prima parte - dagli albori dell'adolescenza ai vent'anni - è più incentrata sullo sfondo politico degli anni '70 e sui primi amori, è stata la seconda a prendermi di più: il momento in cui Mario e Guido prendono in mano - o ci provano - le redini della loro vita, si costruiscono una famiglia, qualcosa su cui contare. Mario e Guido sono due personaggi diametralmente opposti, eppure sono anche una persona unica: perché dentro ognuno c'è sia un Mario sonnacchioso sia un feroce Guido. Due facce della stessa medaglia. “Due di due” è il romanzo perfetto per qualsiasi stagione, specie per l'autunno e l'inverno, caratterizzati dalle accoglienti atmosfere delle Due Case. È il libro da leggere nei momenti di instabilità, per quando si sta cercando la propria strada e un'ancora di salvezza nella nebbia. Quando si gira l'ultima pagina, è inevitabile sentirsi pieni, ormai parte della famiglia di Mario e Guido. le tematiche:
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Il gatto che voleva salvare i libri - Sōsuke Natsukawa
“Il gatto che voleva salvare i libri” di Sōsuke Natsugawa Dalla morte del nonno, l'unico appiglio che rimane al giovane Rintarō è la vecchia libreria Natsuki, un luogo di serenità e amore per i libri che ha ereditato dall'anziano uomo. Quando il locale si trova sull'orlo del fallimento e il ragazzo si appresta a trasferirsi, gli appare un gatto che afferma di aver bisogno del suo aiuto per salvare i libri, e ha inizio un viaggio incredibile alla riscoperta del piacere della lettura. Questo romanzo è il perfetto esempio di realismo moderno, una storia che intreccia realtà e fantasia fino a che le due non sono più distinguibili. Le penne nipponiche non deludono mai: gli autori e le autrici giapponesi riescono sempre a cogliere la magia nella semplicità, la poesia nella quotidianità, con una narrazione fluida, estremamente sensibile e coinvolgente che sfuma nell'onirico. Quello che inizialmente può apparire come un racconto già visto cela in realtà numerosi spunti di riflessione: quanto spesso - specie nell'epoca del Booktok e del Bookstagram - la lettura diventa una gara a chi legge più libri e più velocemente, a chi recupera per primo le ultime novità, e magari tra le tante letture sono poche quelle che permangono davvero. Quello compiuto da Rintarō non è quindi solo un percorso di crescita personale, bensì il ritratto di una società sempre più immediata e meno disponibile a dare del tempo, in cui troppo spesso accade che i libri diventano un conteggio, una sfida, e al contempo si fa sempre più fatica a prenderne in mano uno. Il messaggio della storia non va frainteso: si parla di rallentare, di dare il giusto tempo alle cose e di ricominciare dopo essersi fermati, e quella dei libri non è che una metafora della condizione umana stessa. Ho amato il linguaggio dell'autore, che fonde numerose parole arcaiche e difficili ad una prosa più delicata e immediata. Una lettura leggera e dolce per riflettere e ricordare l'importanza delle piccole cose. 5/5 ☆ Utente 36393 - 4 mesi fa |
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The final gambit. Ediz. italiana
Avery non ha una casa né una famiglia, frequenta il liceo con ottimi risultati e il suo unico desiderio è ottenere una borsa di studio e dare una svolta alla sua vita. Questo fino a quando, alla morte del miliardario Tobias Hawthorne, riceve in eredità la sua intera fortuna, che otterrà solo se riuscirà a rimanere un anno nella villa dell'uomo assieme ai suoi quattro prodigiosi nipoti Nash, Grayson, Jameson e Xander. Avery non conosce nessuno di loro e non riesce a credere a ciò che le è capitato, ma quello che sembra un errore irreparabile, si rivelerà presto essere molto più intricato, e dovrà fare i conti con tutti i misteri sepolti che la legano a quel posto. Nei tre volumi - The inheritance games, The Hawthorne legacy e The final gambit - vengono districati tutti i misteri che si celano tra le mura di casa Hawthorne, una villa enorme, meravigliosa e ricca di intrighi, dove ogni porta, scala, nascondiglio e cassetto nasconde innumerevoli segreti. Vengono esplorati gli aspetti psicologici dei personaggi, le relazioni tra di essi, le rispettive famiglie, e ogni volta che ciasun pezzo sembra essere al posto giusto qualcosa di nuovo viene a galla, qualcosa che non combacia con il resto, dando inizio ad un nuovo domino di misteri. Aggiungendo un pizzico di romance e delle avvolgenti ambientazioni dark academia, l'autrice racconta una storia mozzafiato, frizzante e scorrevole che sarà impossibile non amare. Non solo una scommessa molto rischiosa: quella raccontata è anche una storia di crescita e consapevolezza, di amore e amicizia, una storia di persone spezzate che tentano di rimettere insieme i propri frammenti. Intrecciando il giallo al romance, l'autrice progetta un racconto intricato, crudele e meraviglioso. Utente 36393 - 5 mesi fa |
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Il grande Gatsby - Francis Scott Fitzgerald
“Ogni notte ingrandiva di un tassello il disegno delle sue fantasie, finché il sonno si abbatteva su qualche scena vivida con l'abbraccio dell'oblio. Per un po' questi sogni a occhi aperti procurarono uno sfogo alla sua immaginazione; erano un'appagante allusione all'irrealtà della realtà, la promessa che la roccaforte del mondo era posata salda sulle ali di una fata.” Utente 36393 - 5 mesi fa |
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Pari e dispari - Malorie Blackman
Sephy è una Cross dalla pelle ebano, Callum un Nullo color avorio. Sono amici da sempre, ma il loro legame viene messo a dura prova dalla realtà, vera o falsa che sia: sono diversi, e i Nulli sono sempre stati sottomessi al potere dei Cross. Così dev'essere, e non possono stare insieme. Ma i due sono pronti a lottare, pur di essere proprietari del loro destino. Pari e dispari è stato definito uno dei romanzi più influenti degli ultimi decenni, dalla sua pubblicazione nel 2001. E sicuramente ha le sue buone ragioni: quella di Sephy e Callum non è solo una storia di crescita e ricerca, è anche un'amore impossibile, una lotta perpetua, il ritratto di una società che definiremmo al contrario, ma che vista allo specchio è proprio ciò che è stata e che troppo spesso continua ad essere. Un mondo fatto di colori, bianco e nero, dove le vie di mezzo sono mal viste e c'è sempre qualcuno a prevaricare. Quella che all'inizio si presenta come una prosa semplice e molto adolescenziale, pian piano acquisisce forza e le voci dei due protagonisti diventano sempre più intense e vibranti, ci tengono per mano in una storia senza inizio né fine, ci fanno ridere e piangere e innamorare e sperare che non succeda davvero ciò che temiamo. Un romanzo di formazione, una distopia feroce, una storia d'amore travolgente, un dramma sanguinoso. Si parla di ricerca, di amore e amicizia, di legami familiari, razzismo, alcolismo, violenza di genere. Qualunque cosa cerchiate, potete trovarla tra queste pagine. 5/5 ⭐ Utente 36393 - 6 mesi fa |
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R: La ragazza del convenience store - Murata Sayaka
Furukura Keiko ha trentasei anni e una lunga carriera da commessa alle spalle. È sempre stata considerata strana, e per conformarsi alla società, diciotto anni prima, ha cominciato a lavorare in un konbini. Ed è qui che incontra Shiraha, nuovo e strambo collega che sembra condividere la sua posizione, che la spinge a riflettere su di sé. Il konbini è a tutti gli effetti una microsocietà, fatta di pietanze tatticamente sistemate sugli scaffali per incuriosire i clienti, commessi che uniscono le forze per raggiungere gli obiettivi di vendita, lattine schiacciate rimaste nei ripiani più bassi. Con il convenience store Keiko ha un rapporto morboso e simbiotico, e non è in grado di vivere al di fuori delle ore lavorative. Nonostante non sia mai menzionato, Furukura è probabilmente neurodivergente, termine generalmente usato per indicare un modo di essere diverso da quello considerato normale. La sua condizione è strana: una donna adulta, senza vita sentimentale e con un lavoro precario, motivi che la rendono oggetto di numerose e intrusive critiche. Il libro dovrebbe essere una storia sulla diversità e sulla ricerca del proprio posto nel mondo, ma questo non lo rende inclusivo: numerosi sono i commenti sessisti e giudicanti pronunciati dai personaggi, che nonostante siano necessari al fluire della storia spesso appaiono di cattivo gusto. Nota dolente della storia è Shiraha: per quanto la sua presenza all'interno della storia dovrebbe essere positiva, è un personaggio negativo, odioso e crudele che è impossibile prendere in simpatia, e che diventa un peso dalla metà del libro in poi. Piccola parentesi per il finale, che ho trovato troppo scontato e deludente, nonostante finalmente la protagonista riesca ad accettare se stessa. Seppur con qualche difetto, è un romanzo delicato e leggero che tratta in modo abbastanza dettagliato numerose tematiche: l'emarginazione e la pressione sociale, le problematiche della società, l'età adulta, il bullismo, i rapporti familiari. 3,5/5 ⭐ Utente 36393 - 6 mesi fa |
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Dio di illusioni / Donna Tartt ; traduzione di Idolina Landolfi
Un piccolo e raffinato college del Vermont, cinque ragazzi abbienti e uno stravagante professore di greco. Un'élite di giovani che vivono di eccessi, tra studi classici, riti dionisiaci e segreti. Fino a che una notte di sangue e violenza fa crollare il loro mondo fallace. Una storia di ragazzi che vivono al limite, che non hanno paura di niente, che vedono la realtà attraverso una lente distorta. Giovani ricchi e arroganti che non hanno nulla da perdere, nemmeno quando le cose si trovano sull'orlo del baratro. C'è Francis, che nasconde la sua omosessualità; Charles, che non rinuncia a un bicchiere di whisky; Henry, spietato e pragmatico; Camilla, che viene sballottata da un ragazzo all'altro; e Bunny, che ha sempre vissuto di rendita. E poi Richard, il narratore, incapace di capire cosa è giusto e cosa non lo è. È difficile parlare di questo libro: in alcuni momenti lo avrei letto per ore, in altri l'ho odiato. La scrittura della Tartt è caratterizzata da un linguaggio prolisso che fa sì che il libro sia così grande; potrebbe avere duecento pagine in meno. Le atmosfere sono avvolgenti e dipingono una scuola lugubre, misteriosa. Oltre alle descrizioni infinite, però, c'è un altro aspetto che mi ha lasciata perplessa: i personaggi. Perché non cambiano. Non migliorano, non evolvono, e quando si gira l'ultima pagina sono le stesse persone scostanti e viziate che erano all'inizio. Questo aspetto mi ha lasciata piuttosto perplessa. Il mistero è solo una piccola parte del racconto. Ho letto molte recensioni in cui si consigliava di stringere i denti, che la parte migliore sarebbe arrivata, eppure io non l'ho trovata. Tutta la storia, anche in quei brevi passaggi di evoluzione, mi è parsa una transizione. I presupposti per un romanzo che facesse breccia c'erano, purtroppo per me non è stato così. "Riteniamo di avere molti desideri, ma in realtà ne abbiamo solo uno. Vivere per sempre." 3/5 ⭐ Utente 36393 - 6 mesi fa |
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Dimmi chi sei - Emma Lord
Pepper Evans è la classica ragazza in gamba, nuotatrice, pasticcera provetta e manager della pagina Twitter della catena di fast food di famiglia. Jack Campbell è un ragazzo brillante e simpatico, atleta della squadra di tuffi, creatore di un'app di messaggistica utilizzata dagli studenti e organizzatore dei social del piccolo caffè della sua famiglia. Quando questa accusa gli Evans di aver copiato una ricetta, tra i due comincia una guerra all'ultimo tweet. Ho iniziato a leggerlo aspettandomi un classico romanzo young adult leggero, divertente, senza troppe pretese. Ed è ciò di cui si tratta, ma arricchito da tante altre situazioni ben più complicate: l'utilizzo dei social media e i conflitti a cui possono portare sono al centro della storia, assieme al legame che nasce tra Pepper e Jack, ma troviamo anche la ricerca di sè, la necessità di soddisfare le aspettative altrui, le amicizie inaspettate e i legami familiari. Tante vicende si susseguono tra le pagine, tante storie che incorniciano quella dei due protagonisti, storie di genitori coraggiosi, amiche speciali, segreti di famiglia e ricette deliziose. Con una buona dose di ironia, le parole di Pepper e Jack, che si alternano tra i capitoli, riescono a catturare il lettore con la loro vicenda. Insomma, una lettura leggera e delicata capace di strappare una risata e un sorriso, ma che se letta attentamente può riservare molti spunti di riflessione interessanti. "Sarà anche cominciata come una guerra, ma qualunque cosa sia ora, non se ne vede la fine. Non finché tutti e due stiamo ancora vincendo." 4/5 ⭐ Utente 36393 - 7 mesi fa |
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Se i gatti scomparissero dal mondo - Kawamura Genki
Cosa sei disposto a dare per un giorno di vita in più? È ciò che si chiede il nostro protagonista, un postino solitario al quale viene annunciata una malattia incurabile. Inizia così il suo esodo lungo una settimana, durante la quale fa un patto con il Diavolo, decidendo di far scomparire ogni giorno qualcosa dal mondo in cambio di ulteriore tempo. Un tenero racconto che ci ricorda quali sono le cose davvero importanti. Questo libro è stato una vera coccola: con uno stile delicato e onirico, lo scrittore ci regala una fiaba moderna di un uomo qualunque, senza nome, in cui ognuno può rispecchiarsi, con le sue fragilità, i suoi rimpianti e il suo incredibile attaccamento alla vita. Una scrittura che ricorda vagamente la penna di Banana Yoshimoto, ricca di immagini ma al contempo leggera e scorrevole. La narrazione segue il corso di una settimana, durante la quale il protagonista non solo dovrà rinunciare a qualcosa e compiere grandi scelte, ma anche ritrovare e dire addio ai suoi più grandi affetti. Leggendo alcune recensioni, mi sono resa conto che i lettori di questa storia sono diametralmente divisi tra due opinioni: chi l'ha amata, e chi l'ha trovata banale e superficiale. Io l'ho gustata con piacere, mi ha colpita nonostante la sua semplicità e mi ha regalato non poche riflessioni. Se siete indecisi se leggerlo o meno, vi consiglio di iniziarlo: è sicuramente una lettura leggera perfetta per una giornata, un romanzo onirico caratterizzato dalla raffinata scrittura giapponese, e un promemoria che ci ricorda di vivere ogni attimo appieno, apprezzando anche la più semplice quotidianità e circondandoci di chi ci fa stare bene. Per quanto mi è piaciuto, non posso che dargli pieni voti: un libro che mi è rimasto nel cuore e che certamente non mancherò di rileggere, senza perdermi qualche altra perla dello stesso autore. "Hai compreso chi sono le persone più importanti per te e afferrato il valore di tutte le cose che ritieni preziose e insostituibili." 5/5 ⭐ Utente 36393 - 8 mesi fa |
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