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Era a casa.
Chiuse la porta con un colpo del piede e appoggiò le borse della spesa a terra. Erano stati sufficienti questi pochi secondi per creare una pozza d'acqua ai suoi piedi. La pioggia incessante della giornata era finalmente un suono ovattato oltre i vetri.
Lasciò le scarpe accanto al piccolo termosifone, sfilò il giaccone e raccogliendolo con entrambe le mani scivolò in punta dei piedi fino al bagno dove lo appese al rubinetto della doccia. Lo specchio rimandò l'immagine di un viso stanco e un po' pallido. I capelli appiccicati alla fronte lacrimavano acqua di cielo intorno agli occhi.
Un bagno caldo. Ecco di che cosa aveva bisogno. Un bagno caldo e un bicchiere di vino.
La tensione dello sguardo si attenuò pregustando il torpore e la sensazione di benessere che avrebbe provato, ma il tutto si cristallizzò nell'istante in cui il rumore di un vetro infranto provenì dalla camera da letto spezzando il silenzio e la sua sicurezza.