Il libro sembra un feuilleton, un romanzo d’appendice ottocentesco ricco (troppo) di intrecci, non credibili colpi di scena e personaggi inesistenti in quanto impersonati da un soggetto mascherato, le cui maschere sono di una perfezione tale che per quindici anni riesce a ingannare non solo i colleghi ma anche l’amante.
La vicenda è tanto complessa da non consentire di individuare il colpevole, impresa nella quale non è riuscito nemmeno l’autore, costretto alla fine ad addossare la colpa non a un personaggio insospettabile, ma a un figurante che agisce per salvare il suo protetto, che a sua volta accetta il carcere per non far perdere l’onore al vero colpevole.
Un romanzo inutilmente lungo, inutilmente complesso. Inutile.
Lettura interrotta dopo cinquanta pagine.
Mi sembra che la storia non inizi mai.
La narrazione è piuttosto "personale", a volte in forma impersonale, a volte in prima persona.
Può darsi che proseguendo migliori, ma perché rischiare? Ci sono ancora così tanti libri da leggere...
A volte la narrazione è confusa, con riferimenti a fatti introdotti successivamente.
Si capisce che non è opera di uno storico.
Ci sarebbe qualcosa da ridire anche sulla grammatica.
Sicuramente sull'argomento si trova di meglio.
Ultime recensioni inserite
L'enigma della camera 622 - Joël Dicker
Il libro sembra un feuilleton, un romanzo d’appendice ottocentesco ricco (troppo) di intrecci, non credibili colpi di scena e personaggi inesistenti in quanto impersonati da un soggetto mascherato, le cui maschere sono di una perfezione tale che per quindici anni riesce a ingannare non solo i colleghi ma anche l’amante.
La vicenda è tanto complessa da non consentire di individuare il colpevole, impresa nella quale non è riuscito nemmeno l’autore, costretto alla fine ad addossare la colpa non a un personaggio insospettabile, ma a un figurante che agisce per salvare il suo protetto, che a sua volta accetta il carcere per non far perdere l’onore al vero colpevole.
Un romanzo inutilmente lungo, inutilmente complesso. Inutile.
Il bicchiere della staffa - Dominique Manotti
Lettura interrotta dopo cinquanta pagine.
Mi sembra che la storia non inizi mai.
La narrazione è piuttosto "personale", a volte in forma impersonale, a volte in prima persona.
Può darsi che proseguendo migliori, ma perché rischiare? Ci sono ancora così tanti libri da leggere...
Il cardo e la croce - Paolo Gulisano
A volte la narrazione è confusa, con riferimenti a fatti introdotti successivamente.
Si capisce che non è opera di uno storico.
Ci sarebbe qualcosa da ridire anche sulla grammatica.
Sicuramente sull'argomento si trova di meglio.