Biblioteca di Lissone

Email: angela.vitti@comune.lissone.mb.it

Telefono: 039 7397461

 

Da piccola mi divertivo a giocare a chi sarei stata da grande, allora ecco che impugnavo la spazzola rossa per i capelli e immaginavo di cantare sul palco di Sanremo oppure disponevo gli oggetti più vari sul mio letto e impersonavo la commessa che assiste i propri clienti; altre volte trasformavo la scrivania della mia camera in una cattedra e zigzagavo tra banchi immaginari spiegando la lezione del giorno. Oggi, che sono grande, mi capita spesso di usare il microfono, di assistere gli utenti e di incontrare i bambini e i ragazzi delle scuole, ma soprattutto oggi mi ritrovo ad usare la mia voce per leggere le storie che amo di più. Questo è quello che faccio da grande, la bibliotecaria, e ne sono felice.

 

3 cose che amo fare

  • Prendermi cura delle piante succulente del mio giardino
  • Cucinare piatti light sperimentando ricette sempre nuove
  • Praticare Power Walking in mezzo al verde chiacchierando con le mie amiche

 

Citazione

Non è un fatto troppo strano, tutti abbiamo giorni rotondi col sole nel cuore e tanta voglia di correre e cantare, altri a punta, difficili e selvaggi. (Nadia Bellini e Alessandro Sanna, Il re in bicicletta)

Le ultime recensioni



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The stone - Guido Sgardoli

Recensione della Redazione BBRagazzi

A volte ci sono dei libri che spaventano per il loro numero di pagine, si teme di non riuscire ad arrivare alla fine, perché ci si stanca o perché si pensa di non avere il tempo per concludere la lettura e scoprire come va a finire la storia.
Io rientro tra queste persone, ma con "The stone. La settima pietra" ho voluto superare me stessa e mettermi alla prova incuriosita dalle motivazioni che lo hanno scelto tra i finalisti del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019, da cui poi è risultato il vincitore perché il più votato dai lettori a partire dagli 11 anni:
“The Stone è una corrente impetuosa. Grazie a una lingua tesa e precisa trascina il lettore nel mistero e lo imprigiona in una rete di avventure e relazioni. L’importanza di non indietreggiare di fronte alla verità, di guardare in faccia il meraviglioso e di venire a patti con le proprie paure è al centro di una storia dalle atmosfere gotico-irlandesi.”
Incredibile ma vero, sono arrivata fino in fondo, precisamente fino a pagina 547 dove ci sono i ringraziamenti dell'autore a tutte le persone che hanno reso possibile la scrittura e la pubblicazione della sua opera.
Invito anche te a farti trascinare in questa storia fatta di molti ingredienti: mistero, avventura, amicizia, paura, coraggio. Ti sentirai parte della banda dei quattro ragazzi che non si arrendono di fronte a nulla pur di arrivare a scoprire che cosa ha portato allo sconvolgimento della vita dell'isola e dei loro abitanti.

The stone - Guido Sgardoli

Recensione della Redazione BBRagazzi

A volte ci sono dei libri che spaventano per il loro numero di pagine, si teme di non riuscire ad arrivare alla fine, perché ci si stanca o perché si pensa di non avere il tempo per concludere la lettura e scoprire come va a finire la storia.
Io rientro tra queste persone, ma con "The stone. La settima pietra" ho voluto superare me stessa e mettermi alla prova incuriosita dalle motivazioni che lo hanno scelto tra i finalisti del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019, da cui poi è risultato il vincitore perché il più votato dai lettori a partire dagli 11 anni:
“The Stone è una corrente impetuosa. Grazie a una lingua tesa e precisa trascina il lettore nel mistero e lo imprigiona in una rete di avventure e relazioni. L’importanza di non indietreggiare di fronte alla verità, di guardare in faccia il meraviglioso e di venire a patti con le proprie paure è al centro di una storia dalle atmosfere gotico-irlandesi.”
Incredibile ma vero, sono arrivata fino in fondo, precisamente fino a pagina 547 dove ci sono i ringraziamenti dell'autore a tutte le persone che hanno reso possibile la scrittura e la pubblicazione della sua opera.
Invito anche te a farti trascinare in questa storia fatta di molti ingredienti: mistero, avventura, amicizia, paura, coraggio. Ti sentirai parte della banda dei quattro ragazzi che non si arrendono di fronte a nulla pur di arrivare a scoprire che cosa ha portato allo sconvolgimento della vita dell'isola e dei loro abitanti.

L'occhio di vetro - Cornell Woolrich

Recensione della Redazione BBRagazzi

Questo libro si legge tutto d'un fiato: le indagini, gli appostamenti, gli inseguimenti del dodicenne Frankie ci coinvolgono in prima persona portandoci ad assistere allo scontro diretto con l'assassino in una catapecchia della periferia urbana. Tutto parte da un occhio di vetro rinvenuto nell'orlo di un paio di pantaloni di una stireria e dal desiderio di trovare un difficile caso di omicidio per il padre detective che per motivi imprecisati è stato retrocesso:

"Papà, come si fa a sapere quando è successo un omicidio?" "Be', se qualcuno è scomparso e non è stato più visto in giro da parecchio tempo, allora scatta l'allarme. E' così che si comincia a cercare". (pag. 15)

Ma come è possibile individuare una persona che è scomparsa da un po' di tempo? Supponiamo di essere fortunati e di trovarla, come è possibile poi dimostrare che è stata uccisa da qualcuno? Non si corre il rischio di trovarsi faccia a faccia con l'assassino?

Se ami il brivido e i colpi di scena scegli di correre questo rischio con Frankie e leggi "L'occhio di vetro": non rimarrai deluso!

Siamo partiti cantando : Etty Hillesum, un treno, dieci canzoni / Matteo Corradini ; illustrazioni di Vittoria Facchini

Recensione della Redazione BBRagazzi

Il titolo fa riferimento ad un momento particolare della vita di Etty: dal treno che la stava portando verso Auschwitz, Etty era riuscita a gettare un biglietto indirizzato ad un'amica. Qualcuno lo trova lungo i binari e glielo spedisce. Qualche giorno dopo l'amica Christine lo riceve e legge la firma di Etty. Questo è quello che c’era scritto:
«... Sono seduta sul mio zaino nel mezzo di un carro merci. Mio padre, mia madre e Misha sono alcuni vagoni più avanti. Viaggeremo per tre giorni. Grazie per tutte le vostre buone cure. Arrivederci da noi quattro. Abbiamo lasciato il campo cantando».
Matteo Corradini prende spunto proprio dall'ultima frase scritta da Etty Hillesum su questo biglietto per raccontare sotto forma di diario la sua storia di ebrea olandese morta all'età di 29 anni nel campo di concentramento di Auschwitz.
Non si sa quali canzoni Etty cantasse, ma l'autore le immagina: sono 10 ognuna con delle strofe e dei ritornelli in cui troviamo i pensieri e le riflessioni di questa giovane donna condannata a morte solo per il fatto di essere ebrea. In un caso una canzone è fatta anche di silenzio, un silenzio da assaporare per capirsi e per capire quello che succede intorno.
Nella preghiera alla fine del libro queste sono le parole del ritornello:
Il treno si stacca dalla stazione e io mi stacco dalle cose pesanti. State sereni e non piangete:siamo partiti cantando.

Il libro, prezioso anche per la sua veste grafica, offre lo spunto per affrontare in modo diverso il tema della Shoah.

Le amiche che vorresti e dove trovarle - Beatrice Masini testi

Recensione della Redazione BBRagazzi

Le amiche in carne e ossa sono quelle che ognuno di noi sceglie di avere al proprio fianco, a volte sono fisicamente vicine e le frequentiamo quotidianamente perché sono compagne di banco o di sport, a volte sono lontane e le incontriamo saltuariamente perché residenti in una città diversa dalla nostra.
Nel nostro caso sono amiche di carta perché le troviamo nei libri. L'invito dell'autrice è quello di cercare i libri in cui abitano queste figure femminili e di andare a trovarle quando vogliamo, perché proprio come le amiche vere anche loro ci sono sempre per noi!
Le 22 protagoniste che ci vengono presentate sono non convenzionali, vivono rimanendo sempre se stesse con il rischio di risultare a volte anche scomode agli occhi degli altri. Paladina di tutte loro è Susan il cui ritratto è stato scelto anche come immagine di copertina:
"Com'è difficile non essere uguali. Ma come è bello. Prendi una ragazzina che invece di mettersi in divisa sceglie molli abiti volanti fuori moda. Che potendo andrebbe sempre in giro scalza. Che porta un topo in tasca. Che suona l'ukulele. Che viene da lontano. Che ha imparato un sacco di cose, e non sui libri di scuola, perché alla scuola - la scuola vera, coi banchi e tutto - non è proprio abituata. Metti che si chiami Stargirl. Di una così non puoi che innamorarti. Di nascosto, però. Perché se fosse come le altre sarebbe tutto così più semplice. E lei non sarebbe quello che è" (pag. 130).
L'idea di realizzare questo libro è stata dell'illustratore.
Fabian Negrin è partito disegnando i volti delle protagoniste con il desiderio di incrociare i loro sguardi per individuare di ognuna di loro il carattere, le emozioni, i pensieri. Ha utilizzato ogni volta uno stile diverso per cercare di avvicinarsi all'epoca in cui sono vissute. Il gioco per il lettore è quello di capire se leggendo questi libri se le immagina nello stesso modo o in maniera diversa.
Per chi desidera a catalogo esiste anche la versione ebook.