Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Risorse Catalogo
× Target di lettura Prescolare, età 0-5
× Nomi CROTTI, Evi
× Nomi Valli, Emilia
Includi: tutti i seguenti filtri
× Nomi Sepúlveda, Luis
× Data 2015

Trovati 3 documenti.

Raccontare, resistere. Conversazioni con Bruno Arpaia
0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Sepúlveda, Luis - Arpaia, Bruno

Raccontare, resistere. Conversazioni con Bruno Arpaia

Guanda, 05/03/2015

Abstract: "Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare."La Stampa"Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell'evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati."Le MondeRaccontare è resistere: la citazione da Guimarães Rosa posta in esergo a questo libro sembra racchiudere il senso di un'esperienza umana, letteraria, politica. In una lunga conversazione con Bruno Arpaia, scrittore italiano che per inclinazione letteraria e conoscenza del mondo latinoamericano rappresenta per lui un'ideale sponda dialettica, Luis Sepúlveda affronta tutti i temi che lo coinvolgono e lo appassionano: la sinistra ieri e oggi; il significato politico dell'impegno ambientale; la letteratura latinoamericana al di fuori delle schematizzazioni e dei luoghi comuni; cos'è stato per lui, fin dagli anni dell'apprendistato, lo scrivere, quali gli autori formativi e le affinità; in che forma si può raccontare la lotta, il carcere, l'esilio. E ancora, con giudizi segnati da una passionalità che Sepúlveda non nasconde, anzi dichiara: il rapporto e il confronto tra Sud e Nord; il tema, intensamente sentito ed espresso, della marginalità; i problemi del giornalismo d'oggi; le trasformazioni della cultura in un mondo dominato dalle nuove tecnologie; i luoghi e gli ambienti in cui ha vissuto dagli inizi del suo esilio europeo. Una confessione a tutto campo, che si confronta con gli stimoli, le domande, le insistenze di un interlocutore che sposa e verifica nel proprio scrivere un'idea di letteratura non certo lontana da quella dell'autore del Vecchio che leggeva romanzi d'amore.

L'avventurosa storia dell'uzbeko muto
0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Sepúlveda, Luis

L'avventurosa storia dell'uzbeko muto

Guanda, 05/03/2015

Abstract: "Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare."La Stampa"Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell'evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati."Le MondeLa giovinezza, si sa, è l'età degli ideali, delle grandi battaglie, ma anche del velleitarismo, delle bevute con gli amici, dell'inquietudine sentimentale. E i giovani sudamericani degli anni Settanta non facevano certo eccezione. In questo "romanzo in storie" Luis Sepúlveda racconta il passato e i sogni della sua generazione, e lo fa attraverso la lente dell'affetto e dello humour, che stempera le tensioni e ci riporta intatti le passioni e i momenti di entusiasmo della sua giovinezza militante. Così scopriamo che una rapina in banca poteva essere un esproprio proletario, o addirittura fornire a un cantante mancato un'imperdibile occasione per esibirsi alla chitarra. Poi vediamo all'opera una squadra dell'Esercito di liberazione nazionale impegnata a rubare delle armi, incappando in una serie di intoppi tragicomici, ma attirando anche collaborazioni inattese. E incontriamo in queste pagine, tra gli altri, il bizzarro personaggio del titolo, che non è... né uzbeko né muto. Si tratta infatti del peruviano Ramiro, vincitore di una borsa di studio all'Università Lomonosov, destinato a ricevere un'educazione sovietica nella Patria del Socialismo. Peccato che a Mosca Ramiro non trovi nulla di quello che gli interessa davvero, cioè le ragazze, la musica e l'alcol. Peggio gli va quando tenta di raggiungere Praga, dove si dice che tutte queste cose abbondino, ma approda invece in Uzbekistan... Tra sorriso e nostalgia, queste pagine ci fanno rivivere "il bel sogno di essere giovani senza chiedere il permesso".

Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà
0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Sepúlveda, Luis

Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà

Guanda, 22/10/2015

Abstract: "Lo scrittore di riferimento della nuova letteratura sudamericana."La Repubblica"Parole dolci e concrete. Parole adatte ai bambini, ma anche agli adulti. Parole che sono un ponte tra Esopo e l'America latina, e che non saranno mai neutrali." La Repubblica "Sepúlveda ha trovato nella favola la forma a lui più congeniale per parlare di valori umani, come l'amicizia e il rispetto delle diversità." Famiglia CristianaÈ dura per un cane lupo vivere alla catena, nel rimpianto della felice libertà conosciuta da cucciolo e nella nostalgia per tutto quel che ha perduto. Uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukamañ, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai mapuche, la Gente della Terra, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature. Ora la sua missione – quella che gli hanno assegnato gli uomini del branco – è dare la caccia a un misterioso fuggitivo, che si nasconde al di là del fiume. Dove lo porterà la caccia? Il destino è scritto nel nome, e questo cane ha un nome importante, che significa fedeltà: alla vita che non si può mai tradire e anche ai legami d'affetto che il tempo non può spezzare."Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare."La Stampa"Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell'evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati."Le Monde