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× Nomi CROTTI, Evi
× Nomi Cavallo, Francesca
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Trovati 4138 documenti.

Bambini super-vaccinati. Saperne di più per una scelta responsabile. Ediz. ampliata
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Serravalle, Eugenio

Bambini super-vaccinati. Saperne di più per una scelta responsabile. Ediz. ampliata

Il leone verde Edizioni, 10/04/2014

Abstract: Visito bambini da quasi trent'anni, e cerco di curarli sempre in piena "scienza e coscienza". Nel corso dei miei studi universitari ho appreso la pratica vaccinale, e per anni ho vaccinato i bimbi affidati alle mia cure con ogni vaccino disponibile sul mercato, fermamente convinto dell'utilità dell'immunizzazione di massa. Ho dedicato molto tempo ai bimbi, ai miei pazienti, sempre col desiderio di andare al fondo dei problemi senza mai fermarmi alla superficie, ma anzi, mantenendo un vivo interesse e un fermo spirito critico. Nel corso della mia attività ho incontrato molti bambini non vaccinati, e poco a poco ho iniziato a rendermi conto che avevo accettato senza riserve il concetto abituale secondo il quale i vaccini, non importa quali, sono sempre efficaci e sicuri. Da lì in poi ho cominciato a constatare che la frequenza delle malattie di età pediatrica più comuni avevano un'incidenza ridotta nei bambini non vaccinati rispetto a quelli vaccinati. Ho incontrato genitori i cui figli si erano o ammalati gravemente o addirittura erano morti a causa del vaccino che gli era stato somministrato. Ho iniziato a vedere questa pratica sotto una luce diversa e a dare nuove interpretazioni alle malattie che avevo visto insorgere dopo una vaccinazione (a volte provocate anche da me) e che prima di allora non avevo mai messo in relazione al vaccino. Ho iniziato a pormi domande diverse, a cercare risposte diverse (non necessariamente obbedienti a logiche routinarie) studiando tutto quello che la letteratura scientifica internazionale metteva a mia disposizione.Eugenio Serravalle è medico specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura e Patologia Neonatale. Ha già pubblicato La salute è servita (Paideia 2006), Vaccinare contro il papillomavirus? (con Roberto Gava, Salus Infirmorum 2008), Tutto quello che occorre sapere prima di vaccinare il proprio bambino (SI 2009), Vaccinare contro il tetano? (con Roberto Gava, Salus Infirmorum 2010), Bambini super-vaccinati, (Il leone verde 2009, 2012 2°ed.) Le vaccinazioni di massa (coautore, Salus Infirmorum 2013). Da anni è consulente e responsabile di progetti di educazione alimentare di scuole d'infanzia di Pisa, città dove vive, e comuni limitrofi. Già membro della Commissione Provinciale Vaccini della Provincia Autonoma di Trento, relatore in convegni e conferenze sul tema delle vaccinazioni, della salute dei bambini e dell'alimentazione pediatrica in tutta Italia. Cura il blog www.eugenioserravalle.it

Zen stretching
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Marchesa Rossi, Silvia

Zen stretching

Il Castello, 17/10/2014

Abstract: Lo Zen Streching è un sistema di allenamento fondato sulla filosofia orientale che sta alla base dall'agopuntura e dello shiatsu ed è nato dalla studio del testo di Shizuto Masunaga " Zen Imagery Exercises". La teoria di Masunaga sui meridiani energetici, individua, per ogni meridiano, un percorso che, in parte, segue la mappa tradizionale, ma in parte riconosce un'analoga qualità energetica in altre sezioni del corpo.

Dove si va da qui
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Marcuzzi, Simone

Dove si va da qui

Fandango Libri, 26/11/2014

Abstract: Gabriele e Nadia stanno insieme da dodici anni. Si sono conosciuti all'Università, lui Ingegneria, lei Veterinaria, una battuta veloce, l'appuntamento dopo le lezioni, il riepilogo dei fallimenti amorosi di entrambi, e ora eccoli qui: convivono in un bell'appartamento, con le fotografie delle vacanze d'estate ben esposte all'ingresso. Gabriele è diventato manager di un'azienda metalmeccanica con varie sedi all'estero, prediligendo un incarico di responsabilità in Italia a un'esperienza avventurosa a Shangai. Nadia l'ha presa come una prova d'amore, il segno inequivocabile che la svolta è vicina. Così, da quando anche lei ha un lavoro stabile in una clinica privata, non riesce a smettere di pensare a cosa sarà domani, perché ormai l'amore è fuori questione, scandito dalla ripetizione delle attenzioni quotidiane, e tutte le domande finiscono sempre con l'interrogativo più grande: Perché una volta era più bello?Sullo sfondo di una provincia del Nordest sulla quale si abbatte la crisi economica, Dove si va da qui ritrae, come in un quadro che scolora, i problemi capitali di una generazione che ha pochi progetti e troppe preoccupazioni. Con una scrittura precisa e affilata, Simone Marcuzzi riannoda il filodella storia guardando Nadia e Gabriele muoversi con circospezione in un tempo presente che li vorrebbe pronti per il grande salto, eppure il passato sembra già così ingombrante, anche a trent'anni.

I luminari
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Catton, Eleanor - Brovelli, Chiara

I luminari

Fandango Libri, 20/06/2014

Abstract: 1866, Nuova Zelanda. Walter Moody è appena sbarcato nella città dell'oro, un piccolo avamposto ai confini con il mondo civilizzato, costruito tra la giungla selvaggia e la costa più impervia, esposta ai venti e agli influssi delle maree. Vuole far fortuna nelle miniere, come cercatore, ma la notte del suoarrivo si ritrova, quasi casualmente, nel bel mezzo di una misteriosa riunione, un pantheon rovesciato di dodici uomini dalla pelle segnata dal sole e ingrigiti dalla polvere. Si sono dati appuntamento in gran segreto nella sala fumatori del Crown Hotel per parlare di una serie di crimini e misfatti avvenutia Hokitika in quei giorni, e rimasti ancora irrisolti. Un benestante facoltoso è sparito senza lasciar traccia, una puttana bellissima ha provato a togliersi la vita, un'enorme somma di denaro è stata rinvenuta nella topaia di un povero dissoluto. Moody ha l'impressione di aver interrotto qualcosa di privatissimo e oscuro insieme, ma deve chiedere un brandy e una poltrona comoda per provare a dimenticare ciò a cui ha assistito a bordo del brigantino che l'ha portato fin lì: un fascio di luce, striature di sangue, poi il buio più nero.È un intrico di destini e di fortune, tanto complesso e perfettamente ordito come una notte stellata, questo ambizioso romanzo vittoriano vincitore del Man Booker Prize 2013.Eleanor Catton, giovane talento che è già una promessa, costruisce con abilità magistrale un mondo celestiale che cambia aspetto a ogni giro di Ruota, perché ne I Luminari niente, anche quando ha senso, è come sembra.

Il ganglio. Un supertestimone, il sequestro Orlandi e un gruppo di potere occulto negli anni della guerra fredda in Vaticano
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Peronaci, Fabrizio

Il ganglio. Un supertestimone, il sequestro Orlandi e un gruppo di potere occulto negli anni della guerra fredda in Vaticano

Fandango Libri, 29/07/2014

Abstract: "Resti fuori, non suoni al citofono. Componga il mio numero di cellulare e lo lasci squillare quattro volte. Qualcuno verrà ad aprirle." Inizia come una spy-story il racconto di Fabrizio Peronaci su uno dei più famosi cold case italiani: la scomparsa di Emanuela Orlandi, nel giugno del 1983, preceduta di un mese da quella di Mirella Gregori.A fissare l'inquietante appuntamento è Marco Fassoni Accetti, ambiguo personaggio che, tre decenni dopo, si autoaccusa di aver avuto un ruolo preminente nel duplice sequestro, all'interno di un progetto più ampio, nato nel periodo finale della Guerra Fredda. Un gruppo clandestino, un ganglio interno alla diplomazia vaticana che, con il supporto di laici, elementi dei servizi segreti e della malavita romana, svolgeva azioni di pressione e dossieraggio contro la politica anticomunista di papa Giovanni Paolo II e per assumere il controllo dello Ior.Da qui parte Il Ganglio, viaggio senza precedenti nei luoghi oscuri del Vaticano, alla ricerca delle verità che ancora si nascondono dentro le mura leonine. Prima fra tutte la risoluzione del rebus dei codici utilizzati dai sequestratori, in gran parte relativi al terzo segreto di Fatima, collegato con i retroscena dell'attentato al papa, le controverse "confessioni" di Alì Agca e la pista bulgara.Peronaci segue il filo di questa indagine-sciarada, muovendosi con cognizione fra il memoriale inedito del supertestimone, le nuove rivelazioni, le analisi dei magistrati, il desiderio di giustizia dei familiari, i depistaggi tuttora in corso. Un libro avvincente, ricco di suspense, che fa luce su uno dei periodi più torbidi della storia recente.Fabrizio Peronaci, laureato in Scienze politiche, lavora al Corriere della Sera, nella sede di Roma, dove si occupa di cronaca nera da oltre vent'anni. Ha seguito, da cronista e poi come responsabile del settore, i principali gialli della capitale. In precedenza ha lavorato al Messaggero e a L'Europeo. Ha scritto con Pietro Orlandi Mia sorella Emanuela (Edizioni Anordest, 2012, prefazioni di don Ciotti e Walter Veltroni).Ha deciso di fare il giornalista dopo aver letto al liceo la prima strofa di una poesia di Pier Paolo Pasolini. Si ostina a ritenere che un'informazione libera sia bene prezioso e insostituibile di una democrazia.

Denis Mukwege. L'uomo che ripara le donne
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Braeckman, Colette

Denis Mukwege. L'uomo che ripara le donne

Fandango Libri, 09/10/2014

Abstract: Il dottor Denis Mukwege è un gigante sorridente con lo sguardo pacifico e la voce rassicurante. Così viene descritto da chi lo ha incontrato e intervistato e dalle migliaia di donne vittime di violenza sessuale che ha curato nel suo ospedale, il Panzi Hospital nel Kivu Sud, la provincia più insanguinata della Repubblica Democratica del Congo. Da oltre quindici anni il ginecologo cuce e ripara, ascolta le storie delle sue pazienti, quando può prega, si indigna ma non si rassegna. A mani nude si batte contro le atrocità di una guerra in cui lo stupro è utilizzato come un'arma da tutti gli schieramenti e il corpo della donna si è trasformato in un nuovo campo di battaglia.Colette Braeckman, grande specialista del Congo, raccoglie la testimonianza fuori dal comune del dottor Mukwege, che in questi anni ha vissuto gli orrori della guerra in prima linea, sfiorando la morte più di una volta. Attraverso il racconto dell'uomo che ripara le donne, e che incessantemente è costretto a ricominciare tutto da capo, le sequenze del disastro acquistano nuova luce e soprattutto nuove ombre. Un piccolo "corso di storia" tra i moventi sotterranei dei signori della guerra senza fede né legge, le ambiguità del mondo della cooperazione, le colpevoli mancanze della comunità internazionale e la sorte riservata ai più deboli, popolazione inerme vittima dei saccheggi, bambini assoldati da mercenari senza scrupoli, e le donne, che pagano il prezzo più alto sulla propria pelle.Il risultato è un'opera originale e estremamente potente che non può lasciare indifferenti, il resoconto spietato di una delle grandi tragedie ignorate dei nostri tempi, e il ritratto di un eroe moderno che ha consacrato la sua vita a un ideale, prendersi cura dei più bisognosi, diventare medico, essere un muganga.

Non abbiate paura di me
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Russo, Clemente - Sollazzo, Boris

Non abbiate paura di me

Fandango Libri, 27/11/2014

Abstract: Per il suo preparatore atletico è Anna Magnani, per Don King, uno dei più celebri promoter del pugilato è The White Hope, per i suoi tifosi è Tatanka, il bisonte, e per molti, quelli che lo amano e lo conoscono veramente è semplicemente Clemente, il nome che forse più di tutti gli somiglia.Pugile, attore, personaggio televisivo, poliziotto. Uno dei più importanti campioni dei nostri anni si racconta mentre si allena per raggiungere il sogno che ancora gli sfugge, vincere l'oro olimpico. Due volte Campione del Mondo pesi massimi a Chicago nel 2007 e ad Almaty 2013. Argento olimpico a Pechino 2008 e a Londra 2012.La vita di Clemente Russo attraverso le sue parole, dagli inizi nella piccola palestra a Marcianise per perdere peso, all'avventura olimpica con la maglia azzurra; i ritratti dei suoi allenatori e dei compagni di viaggio, i rivali e i grandi incontri che hanno fatto la storia del pugilato mondiale degli ultimi anni. Il secondo oro di Clemente Russo nei campionati del mondo di Almaty è arrivato nell'autunno di un anno durissimo, segnato prima dall'infortunio patito in primavera, che l'ha tenuto fuori per quasi tre mesi, e poi per la paura legata alle gemelline Janet e Jane, nate di appena trenta settimane. A loro ha dedicato la medaglia, stringendo due bamboline sul podio.Non abbiate paura di me è un'occasione imperdibile per conoscere dall'interno il mondo del pugilato, per sudare con un atleta mentre fa i guanti prima di un incontro, per capire la differenza fra un avversario e un rivale e per esultare insieme a un campione che non è stato cambiato dal successo e dalla notorietà."Vincere non è mai umiliare."

Regione oscura
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Beltrami, Andrés

Regione oscura

Fandango Libri, 17/04/2014

Abstract: Una grande multinazionale. Un protagonista calmo e solitario. Un uomo che si è abituato alla propria esistenza. Agli aeroporti, alle stanze d'albergo pulite e silenziose, alle periferie industriali tutte uguali dove hanno sede le succursali dell'azienda.Raccogliere dati, analizzarli, stilare relazioni di dubbia utilità per i suoi superiori. Niente sembra scalfire la ripetitiva immutabilità dei giorni, fino all'arrivo in una lontana filiale immersa nella neve. In quel paesaggio scheletrico, tra capannoni svuotati e uffici deserti, i pochi dipendenti sopravvissuti alla ristrutturazione si aggirano come fantasmi.Un impiegato si uccide, senza lasciare spiegazioni. Una donna scompare subito dopo. Uno sconosciuto invia e-mail farneticanti e promette vendetta.Lasciare quel luogo in fretta per raggiungere la sede centrale non è facile come sembra. Ci sono eventi impossibili da ridurre in cifre o che non si possono trascrivere in una relazione. L'unica soluzione possibile è scuotersi dal torpore. Per riuscirci il protagonista dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro e attraversare la regione oscura dove, da troppo tempo, è intrappolata la sua vita.Andrés Beltrami (1981) è originario di Mantova, vive a Parigi dove lavora. Ha esordito nel 2011 con La cura (Fandango Libri) riscuotendo consensi di lettorie critica.

Er go' d'Osvaldo. Lo scudetto dei record e il suo impagabile finale
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Zampini, Massimo

Er go' d'Osvaldo. Lo scudetto dei record e il suo impagabile finale

Fandango Libri, 06/06/2014

Abstract: La cronaca, documentata e puntuale ma tutta all'insegna di una sottile ironia, del terzo scudetto consecutivo vinto dalla Juventus di Antonio Conte. Il duello con la Roma, le solite mille polemiche degli avversari (dai cori dei piccoli tifosi bianconeri al tweet sulla Fiorentina, dai presunti aiutini arbitrali alla Vecchia Signora alle avversarie che "si scansano"), lo straordinario record assoluto di punti... E poi il finale più bello e appagante che uno juventino potesse immaginare, con il gol di Osvaldo al 94° minuto proprio contro la Roma, la sua ex squadra. Un libro da conservare e da rileggere periodicamente, per continuare a ridere e a gioire ripercorrendo un'annata bianconera assolutamente strepitosa.Massimo Zampini, nato a Roma nel 1975, è avvocato amministrativista di professione, ma anche conduttore e opinionista radiotelevisivo, ed è tra gli ideatori del sito juventibus.com. Juventino da sempre, è noto sul web con il nickname Er goʼ de Turone, che è anche il titolo del suo primo libro, appunto Er goʼ de Turone. Diari di uno juventino a Roma (2009). Nel 2012 ha pubblicato Il gol di Muntari. Storia dello scudetto più bello di sempre (Mursia) considerato da Christian Rocca, direttore della rivista IL del Sole 24 ore, il "Libro dellʼanno". Nel 2013 ha pubblicato per Fandango Libri #sul campo. Il manuale di chi tifa Juve, il libro in cui "c'è tutto quello che andava detto" (Sandro Veronesi) sulla fede bianconera.

Oro colato. Otto lezioni sulla materia della scrittura
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Albinati, Edoardo

Oro colato. Otto lezioni sulla materia della scrittura

Fandango Libri, 26/11/2014

Abstract: Da dove vengono le idee con cui formiamo una storia, in quale luogo si trova l'immagine intorno a cui cresce una poesia? Quali invenzioni attecchiscono e perché altre invece vengono abbandonate? Mentre si scrive un libro, a che punto si capisce se vale la pena continuare? E una volta finito, chi è meglio sia il suo primo lettore? E il suo giudizio, sarà attendibile?Nelle otto lezioni di Oro colato, che hanno l'andamento di una libera conversazione, Albinati tenta di risalire dal libro stampato al momento della sua scrittura fino allo spunto che ha dato inizio al processo creativo. E così passa in rassegna i preziosi materiali (oro colato, appunto) con cui gli scrittori costruiscono i loro personaggi e le loro trame: ricordi personali, fantasie, visioni, invenzioni, fatti realmente accaduti, prestiti e furti, letture. E poi ci sono gli aspetti pratici che possono decidere la fortuna di un libro: in che modo lo si prepara per la pubblicazione, quante volte viene riscritto e corretto, come si sceglie un titolo, una copertina… con esempi che attingono allo sterminato repertorio di tutte le letterature, dalle saghe vichinghe fino ai romanzi che si scrivono oggi in Italia.Mentre racconta la vicenda spesso straordinaria di come si forma un libro, questo ciclo di lezioni s'imbatte negli argomenti più disparati: il rapporto tra ozio e lavoro, seduzione e servitù, il consenso informato, la commedia all'italiana e le agende Moleskine, i Buddha di Bamiyan e il fallimento del Concorde, intrecciando al discorso letterario discipline diverse, dall'analisi economica alla psicologia cognitiva, ma sempre in modo colloquiale, giocoso, badando a destare la curiosità dell'ascoltatore e del lettore. Tutto diventa occasione per narrare e spiegare, per ascoltare e cercare di capire più a fondo, per imparare a estrarre la bellezza e la stranezza del mondo aprendo un libro.

#vola. Il manuale di chi tifa Lazio
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Ciavatta, Stefano

#vola. Il manuale di chi tifa Lazio

Fandango Libri, 09/09/2014

Abstract: La Lazio è un gran teatro del tifo dove convivono il melodramma e lʼesistenzialismo, la tragedia e la commedia, cialtroneria e cose matte e disperate, pietas e teppismo. Cʼè il crepuscolare, il pessimista cosmico, lʼintroverso, lʼeuforico, lo sfrontato, il nichilista, e poi ancora il saggio, lo storico, il reduce e lʼatleta, il pazzo, il selvaggio, il sentimentale, il dandy, il tribuno e lo straniero, il paracadutista e il premio Strega, cʼè il sapiente e il cronista, il poeta e lʼagitprop, il trasteverino e il modenese, i ragazzi del Tufello e del Quadraro, quelli di Roma Nord e di Monteverde, i veneziani e gli svedesi, il fascista e il compagno, la bandiera inaspettata e lʼamico traditore. E tutti con in testa unʼidea di Lazio differente, tanto che c'è chi afferma che conosciuto un laziale restano da conoscere tutti gli altri. Io sono nato nel 1974, lʼanno del primo scudetto romano dal dopoguerra. Il primo abbonamento è arrivato a dieci anni con la Lazio di Chinaglia presidente. Allo stadio con mio padre ho visto il gol di Fiorini per non retrocedere, lʼirriverenza di Di Canio, le lacrime di Gascoigne, Signori capocannoniere e Zeman al timone. Poi a 26 anni lʼapoteosi del secondo scudetto con Nedved, Mancini e Simeone, vissuta allo stadio sempre con mio padre. La Lazio è diventata così una seconda casa ma sempre sregolata, irrequieta, mai tranquilla. Nella concordia le piccole cose crescono sta scritto nel motto della società, e la Lazio piccola cosa non lo è mai stata. Abbiamo continuato a vincere trofei con Dabo, Rocchi e Lulic e nel frattempo sono passati 40 anni da quel primo scudetto. Nel mezzo è successo tutto e il contrario di tutto, è stato come far varcare una linead'ombra a un'intera famiglia."Giorgio Chinaglia è il grido di battaglia."Stefano Ciavatta, giornalista e autore tv, scrive per Europa, Pagina99 e Studio. È diventato professionista al desk del Riformista. Ha scritto per l'Espresso.it, Il Fatto Quotidiano e Link.

#finchévivrò. Il manuale di chi tifa Fiorentina
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Bianchi, Andrea - Cappellini, Stefano

#finchévivrò. Il manuale di chi tifa Fiorentina

Fandango Libri, 09/09/2014

Abstract: Tutti i tifosi di calcio rivendicano lʼunicità della loro squadra ma sono poche le tifoserie cui è dato davvero vivere un amore esclusivo. I tifosi della Fiorentina sanno di avere questo privilegio, fin dal colore della maglia che amano, quel viola indossato da unʼunica squadra al mondo: la loro. Ecco perché la Fiorentina ha tifosi in ogni angolo del Paese nonostante il suo palmarès sia lontano da quello dei club più blasonati. Il che non significa che quello per la Viola sia un culto consacrato solo da sconfitte. Al contrario, dalla fondazione nel 1926, la storia della Fiorentina è segnata da grandi successi. Il formidabile squadrone di Julinho e Montuori che vinse lo scudetto nel ʼ56 e perse la Coppa dei Campioni solo in finale, contro il grande Real Madrid di Gento e Di Stefano. La prima squadra italiana a vincere una coppa europea, tra le poche ad aver disputato la finalissima di tutte e tre le competizioni continentali. Certo, poi ci sono le tante occasioni perdute, le sconfitte amare, le (poche) retrocessioni e i torti clamorosi (lo scudetto scippato allʼultimo nel 1982 e la Coppa Uefa nel 1990) subiti dalla Juventus, non a caso, la squadra in cima alla lista di nemici della Fiorentina. Perché lʼamore per la Fiorentina non è conformista, non è pigro, non è comodo. Per questo è vero. "Tifare Fiorentina è come scegliere di salire liberamente i 414 scalini del Campanile di Giotto. Non ci sono scorciatoie o aiutini, non cʼè un ascensore capace di eliminare la fatica. Ma una volta arrivati in cima lo spettacolo è a 360 gradi. Unico, immenso, meraviglioso. E conquista per sempre."Andrea Bianchi è nato a Roma nel 1963. Giornalista, ha lavorato per molti anni al Manifesto come notista politico e, successivamente, come caporedattore centrale. Sul finire del secolo scorso è stato tra i fondatori del Club "Penne Viola". Attualmente è direttore del Gruppo del Partito Democratico in Senato. Dallʼetà di 6 anni ha il privilegio di adorare il colore viola.Stefano Cappellini è nato a Catania nel 1974. Giornalista e autore televisivo, attualmente è caporedattore centrale del quotidiano Il Messaggero. Ha lavorato per Il Riformista, La Repubblica, Liberazione. Ha iniziato a tifare per la Fiorentina in tempo per assistere al furto dello scudetto del 1982 i cui responsabili, pur vestendo già la divisa con i colori dei galeotti, non hanno mai scontato alcuna pena.

#incimaalmondo. Il manuale di chi tifa Milan
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Carioti, Antonio

#incimaalmondo. Il manuale di chi tifa Milan

Fandango Libri, 09/09/2014

Abstract: Il tifoso del Milan è abituato a soffrire e non se ne lamenta troppo, perché sa che poi le vittorie diventano più belle. Ha seguito i colori rossoneri due volte in B e sette volte sul tetto dʼEuropa, con la stessa passione. Ha subito la beffa di Istanbul e si è preso la rivincita di Atene. È grato a Silvio Berlusconi, ma è devoto alla memoria di Nereo Rocco. Soprattutto vive con fierezza la tradizione di una squadra che, secondo le riviste specializzate straniere, è stata la migliore di ogni tempo allʼepoca di Arrigo Sacchi, ma primeggiava in Europa già negli anni Sessanta e ancora oggi supera per titoli internazionali vinti tutti i più importanti club del continente. Non gli importa molto che la partita Juventus-Inter sia considerata il derby dʼItalia, perché preferisce il derby dʼEuropa: Milan-Real Madrid. Forte di queste certezze, il cuore rossonero batte forte anche nei momenti difficili, perché ha imparato che il Diavolo ha la pelle dura e che la sua vocazione più profonda è quella di stare #incimaalmondo."Guardate alla storia del Milan: una vicenda vertiginosa, con picchi sfavillanti e crolli verticali, che ci ha temprati e abituati a sopportare le disgrazie, nella convinzione che il Diavolo risorge sempre dalle sue ceneri."Antonio Carioti, giornalista del Corriere della Sera, è nato nel 1961 e tifa Milan dal 1968. Ha lʼabbonamento a San Siro dalla stagione 1986-87 ed è fiero di aver seguito la sua squadra dal vivo in otto finali di Coppa dei Campioni, perché nessuno juventino può dire altrettanto. Sulla sua passione rossonera ha scritto il libro Con il Diavolo in corpo (Mursia).

Perché non lo portate a Lourdes?
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Amurri, Lorenzo

Perché non lo portate a Lourdes?

Fandango Libri, 04/11/2014

Abstract: Capricorno. È il segno di Gesù Cristo. La Madonna sa riconoscerlo, e farà la grazia. Una donna misteriosissima, tra gli invitati al Premio Strega, lascia che il messaggio raggiunga Lorenzo, perché si convinca che la cosa più giusta per lui, tetraplegico, sia recarsi a Lourdes per chiedere il miracolo. Sono in tanti a partire ogni anno per il pellegrinaggio. L'UNITALSI – Unione Nazionale Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali – si occupa dell'organizzazione, del treno bianco, del pernottamento, dell'arruolamento dei volontari, della liturgia – non solo religiosa – da cui dipende tutto il viaggio. Se non sei credente, dovresti restare a casa. Ma Lorenzo, che non lo è, decide di seguire il consiglio perché vuole vedere e scriverne, al di là di quello che succederà nella Terra dei Miracoli. L'idea è di raccontare cosa accade dentro e fuori quando dipendi dagli altri per qualsiasi cosa: muoverti, spostarti, stenderti, mangiare, fare un giro nel corridoio di un barellato dopo tante ore di tragitto. Ma ciò che avviene realmente è di sentirsi avvolti in una nuova dimensione in cui non conta davvero essere malati e avere bisogno di cure, perché quello che vale, oltre la ritualità più esteriore, è la mercificazione della fede, dovesse anche portarti più vicino alla divina provvidenza.In un affresco da commedia umana, in cui è la voce corale dei personaggi a dare il passo alla narrazione, Lorenzo Amurri riprende il tono ironico e caustico di Apnea e svela, per la prima volta, le insidie che quella meta spirituale, che per molti avvicina a Dio, sottende a un disabile. Profondo e sincero, Perché non lo portate a Lourdes? ci conduce in un tempo irreale e sospeso, in cui sacro e profano laicamente si mescolano.

La collina. Capitolo: Gli angeli sono caduti
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Delogu, Andrea - Cedrola, Andrea

La collina. Capitolo: Gli angeli sono caduti

Fandango Libri, 23/01/2014

Abstract: Su quella collina non c'era nulla, solo una vigna non curata e un casolare abbandonato.Su quel pezzo di terra incolta Riccardo Mannoni ha costruito un mondo di salvezza e speranza. Rispettando le sue regole in Collina scoprirai la libertà del vivere in comune, una libertà diversa da quegli eccessi che diventano prigione. È questo che Riccardo promette a chiunque varchi quel cancello, la Collina può strapparti all'eroina e restituirti alla vita.Di quel regno Ivan è il figlio prediletto. Ha saputo guadagnarsi la fiducia di Riccardo, diventando il suo autista, la persona a cui affidare i compiti piu' delicati. In Collina Ivan ha conosciuto Barbara, inquieta e ribelle. Si sono innamorati e si sono sposati, dopo aver ottenuto il permesso di Riccardo. Perché è lui a decidere chi puoi amare e chi devi odiare. Valentina e' nata e cresciuta in comunità, un giardino incantato immerso nel verde dove tutti hanno da dormire e da mangiare. Tutti lavorano e sono uguali, il denaro non esiste.Ma non tutti sanno, e molti fanno finta di non sapere, che da quel paradiso e' impossibile scappare. Ci sono "gli angeli" per questo, chi ci prova viene ripreso e riportato indietro con qualunque mezzo, sempre. E la salvezza passa talvolta per l'umiliazione, le botte, le catene e le celle d'isolamento. Una cura che ha il sapore di una condanna.La Collina è un romanzo epico, la storia di una famiglia che si unisce a quella di tanti uomini e donne che hanno abitato quel mondo sperandodi tornare alla luce. È il racconto incalzante e appassionato di una voce candida che cuce insieme i fili di tanti destini, i salvati e i sommersi che in nome della guerra alla droga hanno finito spesso per sacrificare se stessi.

Compagni di stadio. Sócrates e la Democrazia Corinthiana
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Cavalcante, Solange - Ferri, Fabio

Compagni di stadio. Sócrates e la Democrazia Corinthiana

Fandango Libri, 29/07/2014

Abstract: Negli anni bui e silenziosi della lunga dittatura militare brasiliana, una squadra di calcio ispirò un'intera nazione e contribuì al ritorno della democrazia e della libertà.Questa è la storia dell'ingenua Comune, repubblica democratica o incredibile soviet calcistico, che fiorì e prosperò in Brasile nello Sport Club Corinthians Paulista tra il 1981 e il 1985. Nello stesso popolarissimo club il destino riuscì a riunire un dirigente sociologo, un terzino sindacalista, un centravanti ribelle e un attaccante dal nome di filosofo, laureato in Medicina, Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, per il mondo intero semplicemente Sócrates. A loro si unirono un geniale pubblicitario, i compagni di gioco, di lotta, di vita, di stadio e il popolo brasiliano.Nelle stagioni 1982/83 il Corinthians di San Paolo vinse il campionato con la parola "Democracia" stampata sulle magliette. Una vittoria che, per Sócrates, fu "probabilmente il momento più perfetto della vita". Era il punto di arrivo di una battaglia iniziata con la Democrazia Corinthiana, il tentativo di trasformare l'autoritarismo con cui si gestivano le squadre di calcio in un sistema in cui tutti, dai massaggiatori alle riserve, condividevano le decisioni attraverso il voto: salari, contratti, cessioni e nuovi acquisti, arrivando addirittura a mettere in discussione il tabù dei ritiri prima delle partite.Genio e sregolatezza, Sócrates è diventato il simbolo di un calcio impegnato, amato in patria e nel mondo, protagonista di una delle vicende sportive e politiche più importanti ed emozionanti della storia contemporanea.Una storia che è già leggenda.Solange Cavalcante è giornalista, traduttrice e corinthiana militante. Vive e lavora a Roma. È nata a San Paolo del Brasile l'anno prima che la dittatura militare mettesse a tacere il paese con i suoi manuali di tortura, la censura e le armi. Nel 1982 la sua generazione ha visto sorgere la Democrazia Corinthiana e l'ha seguita con entusiasmo, insieme a milioni di altri brasiliani, negli stadi e nelle piazze."Questa non è solo una storia di calcio.Questa è la storia di una rivoluzione."

Volere è potere
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Fletcher, Joseph Smith

Volere è potere

Newton Compton Editori, 16/01/2014

Abstract: La morte di Sir Alexander, sesto barone dei Carstairs, lascia un vuoto molto grande. Il titolo e le ricchezze dell'antica famiglia passano nelle mani di un rampollo volatilizzatosi trent'anni prima: ma con il suo arrivo, inizia una serie di inspiegabili delitti, che dà al giovane praticante legale Hugo Moneylaws l'occasione per compiere un'indagine che si rivela sempre più pericolosa...Joseph S. FletcherJoseph Smith Fletcher nacque a Halifax e, rimasto orfano a otto mesi, crebbe con la nonna a Darrington, nello Yorkshire. A diciotto anni partì per Londra, dove iniziò a scrivere per alcuni giornali. Pubblicò novelle, poesie, biografie, commedie e drammi teatrali, ma il suo nome è rimasto legato ai racconti polizieschi e del mistero. Si interessò inoltre di archeologia e antiquariato. I suoi gialli sono stati tradotti in molte lingue: in Italia la sua notorietà si è particolarmente diffusa nel periodo tra le due guerre e nel secondo dopoguerra.

Per fortuna c'erano i pinoli
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De Bac, Margherita

Per fortuna c'erano i pinoli

Newton Compton Editori, 16/01/2014

Abstract: Solo l'amicizia può curare un male invisibile Il cibo era la sua prigioneL'amicizia la sua salvezzaDomitilla ha ventiquattro anni e una bellezza malinconica e sfuggenteVive a Roma con la sua famiglia, ha pochi amici e frequenta raramente i giovani della sua età. Ma un giorno conosce Lucia, brillante avvocato quarantenne, e così proprio perché potrebbe essere sua madre, Domitilla, che sembra aver perso la speranza di provare gioia o felicità si apre a quella donna dai modi gentili e accoglienti. Malgrado la differenza d'età, tra le due nasce una curiosità reciproca.Cominciano a parlare e a confidarsi proprio come due vecchie amiche. Domitilla è riservata ma bisognosa di affetto e in Lucia trova comprensione e premure materne.Piano piano le fa capire di avere una storia dolorosa nascosta dentro di sé. Le manca il coraggio di raccontargliela però, e così le consegna un vecchio diario. Lucia legge pagina dopo pagina il racconto dello strazio, della incapacità di uscire dal tunnel dell'anoressia della sua giovane amica e ne rimane turbata. Si è affezionata a Domitilla come fosse sua figlia e si sente ancora più coinvolta nella sua vita. Così cerca di saperne di più sulla sua famiglia e sulla misteriosa Villa Rosa affacciata sul lago di Locarno.Un inno contro il silenzio dell'anoressia Un romanzo commoventeUna straordinaria storia d'amore e d'amiciziaUn libro da leggere e regalare a tutti quelli che cercano una speranzaMargherita De Bacromana, è giornalista del "Corriere della Sera". Scrive di tematiche legate a sanità, medicina e bioetica sul quotidiano e i settimanali "Sette" e "Io Donna". È autrice dei libri inchiesta Siamo solo noi e Noi, quelli delle malattie rare. Ha aperto un portale giornalistico dedicato alle malattie rare. Per fortuna c'erano i pinoli è il suo primo romanzo.

Maledetto il giorno che ti ho amato
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Ellingsen, Cynthia

Maledetto il giorno che ti ho amato

Newton Compton Editori, 09/01/2014

Abstract: Sarà il giorno più bello della loro vita. Forse.Malgrado la giovane Chloe sembri poco interessata al lato romantico della vita, ha ricevuto una vera e propria proposta di matrimonio da un affascinante e affermato psicologo.Ma ora che il giorno stabilito si sta avvicinando, Chloe non trova il coraggio di comunicare la notizia al suo migliore amico. C'è poi Kristine, la madre di Chloe, proprietaria di una libreria che gestisce con successo e grande soddisfazione. Lo stesso non si può dire del suo matrimonio con Kevin, che dopo 25 anni sembra attraversare una fase di stallo. Tanto più che in libreria è appena arrivato un nuovo collega che ha gli stessi gusti e passioni di Kristine. Così, quando Kevin le propone di rinnovare le promesse matrimoniali, lei si trova a domandarsi se sia davvero la cosa giusta da fare.Infine c'è June, la nonna di Chloe, vedova da anni, una vita dedicata agli altri sempre con entusiasmo e generosità. Ora però qualcuno irrompe nel suo amatissimo giardino in modo del tutto inaspettato. E anche lei vuole coronare il suo sogno d'amore. Ma perché non farlo insieme alla figlia e alla nipote? L'idea sembra perfetta: un matrimonio per tre, ma sarà davvero tutto bello e facile come in un film?Un matrimonio può riservare grandi sorprese soprattutto quando nonna, madre e figlia decidono di sposarsi nello stesso giorno!Dopo il bestseller Amori impossibili e fragole con panna Tre matrimoni e tanti guai. Siete invitati anche voi!"Un romanzo dolce e indimenticabile, che vi farà sbellicare dalle risate e piangere di commozione. Da gustare pagina dopo pagina." Romantic TimesCynthia EllingsenVive a Lexington, nel Kentucky, con il marito. Maledetto il giorno che ti ho amato è il suo secondo romanzo, dopo Amori impossibili e fragole con panna, pubblicato da Newton Compton.

L'operazione criminale che ha terrorizzato l'Italia. La storia segreta della Falange Armata
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Giannantoni, Massimiliano - Volterra, Paolo

L'operazione criminale che ha terrorizzato l'Italia. La storia segreta della Falange Armata

Newton Compton Editori, 09/01/2014

Abstract: La storia segreta della Falange ArmataDocumenti ineditiLa Falange Armata non è mai esistita. Eppure è stata la più efficace operazione di destabilizzazione realizzata in Italia negli ultimi venticinque anni.Le sono stati attribuiti attentati, omicidi, ferimenti, sequestri, intimidazioni, depistaggi. Le sue propaggini sono arrivate fin nel cuore del potere, nelle stanze del Quirinale e di Palazzo Chigi, facendo sobbalzare uomini di Stato come Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. La Falange ha rivendicato praticamente tutti i tragici avvenimenti di un biennio fra i più cupi e misteriosi della nostra storia recente, quello dal 1992 al 1994: anni sanguinosi per le stragi di mafia e non, anni di svolta nelle istituzioni e nella politica, le cui conseguenze arrivano dritte dritte alle crisi dei nostri giorni. Ma chi muoveva i fili della Falange Armata? C'era un livello superiore che ha preso la decisione finale degli attentati? E chi faceva parte di questa presunta organizzazione?1992-94: la mafia sferra un colpo diretto al cuore dello stato. Una misteriosa sigla ne rivendica gli attentati. Chi si nasconde dietro la Falange Armata?Una delle pagine più oscure e misteriose della storia recente d'ItaliaTra i temi trattati nel libro:• Perché la Falange Armata?• Duri come OSSI: il gruppo scelto degli Operatori Speciali Servizio Italiano• Fronte del carcere: morte di un operatore carcerario• Il Connubio: la mafia che vuole "diventare Stato"• Le stragi e il "golpe mancato"• Le denunce dell'ambasciatore• Attacco al Quirinale• La Falange in tribunale• Quindici uomini. O forse sedici• "Operazione conclusa" (o quasi). La Falange si trasforma?Massimiliano GiannantoniÈ nato a Roma nel 1968, ha lavorato in radio e in televisione. È a Sky Tg24 dall'estate 2003. Ha curato inchieste sul caso Moro, sulla P2, su Ustica. Paolo VolterraNato a Roma nel 1966, ha studiato storia e giornalismo. Ha lavorato sette anni in radio ed è a Sky Tg24 dal 2003. Sposato, ha due figli.