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Trovati 2262 documenti.

Achille e la tartaruga. Il paradosso del moto da Zenone a Einstein
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Mazur, Joseph - C., Piga

Achille e la tartaruga. Il paradosso del moto da Zenone a Einstein

Il Saggiatore, 24/08/2010

Abstract: Tre millenni fa Zenone di Elea costruì una serie di paradossi logici per provare l'impossibilità del movimento. In uno di essi sosteneva che se "congelassimo" una freccia in volo in un qualsiasi istante, essa apparirebbe ferma, e se è ferma in quell'istante lo sarà in qualunque istante. Il "crudele" Zenone (come lo definì Paul Valéry) decretò così la crisi di un basilare modello mentale, al quale continuiamo a fare ricorso per rappresentarci la realtà. L'Eleate, fra i primi, mise in relazione il movimento con lo spazio e il tempo, ponendo una domanda cruciale: il tempo e lo spazio sono continui come una linea ininterrotta oppure risultano dall'accostamento di un insieme di unità discrete come un filo di perle? Nessuna risposta trovata è tuttavia risolutiva. Da Galileo a Einstein, dal piano coordinato di Cartesio all'iperspazio di Calabi, la definizione dell'essenza del movimento ha acceso l'interesse di generazioni di "filosofi naturali", che, con tenacia, hanno provato a colmare il divario tra i loro modelli matematici e la tessitura della realtà. Un problema che il calcolo infinitesimale sembrava avere risolto, ma che nel XX secolo venne riformulato alla luce del dualismo onda-particella e che la fisica del XXI secolo - in particolare la teoria delle stringhe - potrebbe ridefinire dalle fondamenta.

Acido solforico
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Nothomb, Amélie - Capuani, Monica

Acido solforico

Voland, 14/07/2010

Abstract: Un reality show dall'inequivocabile nome Concentramento, basato su regole che ricordano il momento più orribile della storia dell'umanità. Per le strade di Parigi si aggira una troupe televisiva inviata a reclutare i concorrenti, che vengono caricati su vagoni piombati e internati in un campo dove altri interpretano il ruolo di kapò. La vita di tutti si svolge sotto l'occhio vigile delle telecamere e il momento di massima audience arriva quando i telespettatori decidono l'eliminazione-esecuzione dallo show di un concorrente attraverso il televoto. Gli strali della scrittrice da sempre al centro di polemiche colpiscono questa volta, con meno leggerezza ironica e più disgusto, una società in cui la sofferenza diventa spettacolo.

Acquaragia
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Domenichini, Stefano

Acquaragia

Perdisa Pop, 18/10/2010

Abstract: FINALISTA AL PREMIO CHIARA 2010.Stefano Domenichini ha conquistato la seconda posizione al Premio Chiara 2010, il più importante riconoscimento letterario italiano per la categoria "Racconti" con ACQUARAGIA Cosa succederebbe se, per una volta, a Pasqua, Cristo decidesse di non risorgere? E se mettessimo una zolletta di LSD nel tè del Presidente degli Stati Uniti d'America? Nei racconti di questa raccolta troverete risposte a queste e altre domande, scoprirete perché i piccioni si appoggiano sul davanzale e guardano in casa, incontrerete un detective che controlla cartelli in autostrada e conoscerete un altro Orlando che non si è ancora rassegnato ad aver perso Angelica, in una carrellata di vicende e personaggi irresistibili, variopinta e coinvolgente come un album di musica pop.Stefano Domenichini è nato a Reggio Emilia il 19 agosto 1964. È avvocato, mestiere che lo ha portato a lavorare e abitare a Milano, Roma e Bologna. Dal 2004 è tornato a vivere a Reggio Emilia, dove cresce due figli. Ha iniziato a scrivere pochi anni fa. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Amore e altre passioni (Zona, 2005) e Lama e Trama 3 (Zona, 2006). Acquaragia è la sua prima raccolta e come ha ribadito lo stesso Carofiglio, Domenichini è da considerarsi il "vincitore morale" del Premio Chiara 2010.

Aids. Strumenti per il pensiero scientifico in medicina e discussione sul ruolo dell'HIV
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Mandrioli, Daniele

Aids. Strumenti per il pensiero scientifico in medicina e discussione sul ruolo dell'HIV

Gruppo Editoriale Macro, 01/07/2010

Abstract: AID$: Come si fa a capire se un articolo scientifico, un medico o un sito internet mi hanno fornito una informazione corretta? Quail interessi economici influenzano l'informazione medica? Perche' da più di 25 anni nel nostro paese aspettiamo una devastante epidemia di AIDS, che non è mai arrivata? Perchè la maggior parte dei sieropositivi in questi anni non hanno sviluppato i sintomi dell'AIDS? E perché, infine, le forti critiche emerse in questi anni sull'efficacia dei farmaci contro l'AIDS, rimangono per lo più sconosciute al grande pubblico e perfino al personale medico? Questo eBook - AID$ - nasce da queste domande e va alla ricerca delle risposte approcciandosi con metodo critico e multimediale alle informazioni provenienti da pubblicazioni scientifiche, da fonti governative, dall'OMS e da siti indipendenti… tutte rapidamente accessibili e verficabili in tempo reale cliccando sui numerosissimi link presenti nel testo,"Possiamo essere esposti all'HIV molte volte senza diventare cronicamente infetti. Il nostro sistema immunitario può sbarazzarsi di questo virus in poche settimane, se si possiede un buon sistema immunitario". [Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina]"Gli uomini sono pieni di retrovirus... e non hanno mai ucciso nessuno... il mistero di quel maledetto virus è stato generato dai 2 miliardi di dollari l'anno che ci si spende sopra" . [Kary Mullis, premio Nobel per la Chimica]"Io penso che la zidovudina (AZT) non sia mai stata valutata accuratamente; la sua efficacia non è mai stata provata, ma la sua tossicità è certamente importante. Penso che abbia ucciso molte persone, specialmente ad alte dosi. Personalmente penso non debba essere usata né in combinazione, né in monoterapia". [Andrew Herxheimer. professore emerito di Farmacologia al Cochrane Centre di Oxford, Gran Bretagna, e fondatore dell'International Society for Drug Bullettins]

Alle origini dell'arte nostra. La "Mostra giottesca" del 1937 a Firenze
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Monciatti, Alessio

Alle origini dell'arte nostra. La "Mostra giottesca" del 1937 a Firenze

Il Saggiatore, 31/07/2010

Abstract: Firenze martedì 27 aprile 1937. Seicento anni dopo la morte di Giotto le strette vie della città si riempiono di critici d'arte, di curiosi, di politici, di rappresentanti di organizzazioni fasciste in festa. Motivo di tanta esultanza, l'inaugurazione della Mostra giottesca e l'arrivo, per l'occasione, di un illustre ospite: re Vittorio Emanuele III. Quella di Firenze non è solo una grandiosa mostra temporanea che illustra le opere dell'artista di Vicchio, dei suoi precursori e seguaci, ma getta le basi per la creazione del mito di Giotto come artista capostipite e patriarca della pittura italiana, con l'intenzione di utilizzarlo ai fini della propaganda fascista. Dalla progettazione alla realizzazione, dall'intento propagandistico dei gerarchi alla difesa dell'accuratezza scientifica da parte dei critici, le vicende dell'esposizione si dipanano attraverso le cronache dell'epoca, guidando il lettore per le stanze degli Uffizi e svelando le oltre trecento opere in mostra e la portata sociale e storica dell'evento. Una vasta selezione di immagini correda il testo e accompagna il lettore alla scoperta della mitica Giottesca del 1937.

Amianto. Storia di un serial killer
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Divertito, Stefania

Amianto. Storia di un serial killer

Edizioni Ambiente, 14/07/2010

Abstract: Un marchio di fabbrica, un'impronta. L'esposizione all'amianto può portare con sé tracce indelebili. Fibrosi polmonare (asbestosi), lesioni pleuriche e peritoneali, carcinoma bronchiale e mesotelioma pleurico: se una di queste patologie compare non ci sono dubbi, l'esposizione c'è stata. E non c'è una dose minima al di sotto della quale possiamo essere sicuri di non ammalarci. Lo ha ribadito la Commissione europea il 14 aprile 2009, rispondendo a un'interrogazione scritta presentata dall'eurodeputato comunista Willy Meyer Pleite. Solo in Italia ogni anno muoiono 4.000 persone a causa di mesoteliomi e asbestosi. Nel nostro paese la fibra killer ha lasciato dietro di sé una lunga scia di morti, sia nelle città dove erano presenti fabbriche per la produzione di Eternit (l'esempio più noto è quello di Casale Monferrato) sia nei cantieri navali, ma ha fatto vittime anche tra coloro che non avevano mai lavorato né in una fabbrica né tantomeno nel settore dell'edilizia. Semplici cittadini, con l'unica colpa di essere nati troppo vicino a una discarica abusiva o inconsapevoli dirimpettai di tettoie pericolose. Tutte persone a cui, nella maggior parte dei casi, è stata negata anche una semplice pensione d'invalidità e gli indennizzi che spettavano loro di diritto.

Anni d'infanzia. Un bambino nei lager
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Oberski, Jona

Anni d'infanzia. Un bambino nei lager

Giuntina, 10/10/2010

Abstract: "La sera la mamma mi domandò che cosa avevo fatto durante il giorno. Le raccontai che ero stato insieme ai ragazzi più grandi. Mi domandò se mi prendevano così senz'altro con loro e io le spiegai che ora sì, mi prendevano con loro, perché avevo superato la prova. Ero stato all'osservatorio. Lei mi domandò che cos'era, un osservatorio. Risposi che lo sapeva benissimo, che lì c'erano i cadaveri e che sapeva anche benissimo che mio padre era stato gettato sopra gli altri cadaveri e che non aveva neppure un lenzuolo e io avevo detto ai bambini che ne aveva sì uno, mentre avevo visto benissimo che non ne aveva. Mi misi a strillare che lei era matta a lasciare che lo buttassero così sugli altri cadaveri senza lenzuolo...".

Cambiare idea
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Smith, Zadie - Testa, Martina

Cambiare idea

minimum fax, 07/09/2010

Abstract: La giovane autrice-bestseller dei romanzi Denti bianchi, L'uomo autografo e Della bellezza, acclamata dalla critica come una delle voci più importanti della narrativa anglofona contemporanea, tradotta e amata in tutto il mondo, pubblica per la prima volta un'opera di saggistica, e sceglie di farlo in Italia con minimum fax. Cambiare idea raccoglie articoli, recensioni, saggi (alcuni dei quali apparsi in Italia sulle pagine di Internazionale) che spaziano dalla letteratura al cinema alla politica, fino alla confessione personale. Zadie Smith analizza l'opera di classici della letteratura come Vladimir Nabokov, Franz Kafka, E.M. Forster e il recentemente scomparso David Foster Wallace; racconta la propria esperienza personale nelle bidonville della Liberia al fianco dei responsabili di una ong, ma anche negli hotel di Los Angeles durante la settimana degli Oscar; rievoca la grandezza di attrici come Katharine Hepburn e Anna Magnani e riflette sulla potenza retorica di Barack Obama; scrive pagine rivelatrici sul processo creativo della scrittura, e sulle dinamiche familiari che hanno contribuito a formare i suoi gusti e la sua personalità. A ciascuno di questi argomenti applica una lucidità di sguardo e un'originalità di pensiero affascinanti, e uno stile brillante, già ben noto ai suoi lettori, che mescola rigore e ironia. Il risultato è una ricognizione godibilissima quanto autorevole di mille aspetti del nostro panorama culturale; ma anche una sorta di diario personale in cui scopriamo, quasi senza filtro, le passioni, i gusti, le idiosincrasie di una scrittrice di straordinario talento.

100 domande sul cibo. Manuale di sopravvivenza tra il supermercato e la tavola
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Carnazzi, Stefano

100 domande sul cibo. Manuale di sopravvivenza tra il supermercato e la tavola

Edizioni Ambiente, 14/07/2010

Abstract: La mancanza di tempo, lo stress, l'inquinamento, il marketing e la pubblicità, i pregiudizi e le abitudini interferiscono con ognuna delle funzioni basilari del cibo: darci energia, materia per il corpo, salute. La mancanza di tempo ci costringe a scelte frettolose e a consumi compulsivi. L'inquinamento può appestare i campi e la chimica può insinuarsi subdolamente in ogni piatto. Strategie di marketing aggressive modificano in profondità la nostra cultura alimentare, lasciandoci in balìa di preconcetti errati e abitudini distorte. Oggi, la possibilità di alimentarsi correttamente passa anche, necessariamente, da una costante verifica della correttezza delle informazioni che ci guidano negli acquisti e nella preparazione dei cibi, in una valutazione olistica delle esigenze dell'organismo. Inoltre, due ondate di "mucca pazza", una di prosciutti e uova alla diossina, un'ecatombe di afta epizootica in Inghilterra e una in Cina, ritiri di monumentali quantità di hamburger in America, un paio di influenze aviarie e una suina dovrebbero averci fatto alzare le antenne. Ma questa è solo la punta dell'iceberg in una quotidianità scandita da notizie di truffe, sofisticazioni e sequestri di cibo avariato. Prima di perdere del tutto "il piacere della tavola", meglio iniziare a informarsi.

153 ragioni per essere ottimisti. Le scommesse della grande ricerca
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Brockman, John - Brockman, John - I., Bartolozzi - S., Bencivelli - C., Roglieri

153 ragioni per essere ottimisti. Le scommesse della grande ricerca

Il Saggiatore, 14/07/2010

Abstract: Crisi finanziarie, riscaldamento globale, razzismo, criminalità e terrorismo. Guerre. Come si può essere ottimisti oggi? Eppure ci sono almeno centocinquantatre buone ragioni per esserlo. John Brockman, l'editore dell'influente forum scientifico Edge, ha chiesto a illustri fisici, biologi, scrittori, filosofi e artisti di rispondere a una domanda semplice e immediata: "Su cosa sei ottimista e perché?". Soffermandosi sui temi più svariati - l'educazione, la medicina, la psicologia, l'astronomia e persino la fine del mondo - 153 ragioni per essere ottimisti è un caleidoscopio di riflessioni sulla natura umana e sulla sua capacità di cambiare e migliorarsi. Brian Greene, Jared Diamond, Richard Dawkins, Gino Segrè, Lisa Randall e tanti altri rispondono alla provocatoria domanda di Brockman e illustrano la loro visione ottimistica del mondo. Idee illuminanti scuotono il nichilismo che soffoca i nostri giorni e offrono nuove prospettive alla percezione del futuro dell'umanità.

C'era una volta
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Capuana, Luigi

C'era una volta

Faligi Editore, 18/10/2010

Abstract: C'era una volta... Fiabe, Luigi Capuana scrive: queste fiabe sono nate così: dopo averne scritta una per un caro bimbo che voleva da me ad ogni costo una bella fiaba, mi venne, un giorno, l'idea di scriverne qualche altra per i miei nipotini.

C'era una volta un paese. Una vita in Palestina
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Nusseibeh, Sari - David, Anthony - M. B., Piccioli

C'era una volta un paese. Una vita in Palestina

Il Saggiatore, 14/07/2010

Abstract: Discendente di una tra le più colte e illustri famiglie palestinesi, Sari Nusseibeh cresce per le strade di Gerusalemme, di cui beve avidamente lo spirito multiculturale e multireligioso. Diventa testimone e protagonista degli eventi più tragici della sua terra: l'occupazione da parte dei coloni israeliani, l'esilio forzato di migliaia di famiglie palestinesi, le guerre, la nascita dei fronti di liberazione armata, il fallimento degli accordi di pace, le intifade, l'ascesa del fanatismo religioso e il proliferare dei kamikaze, la costruzione del muro. Nel ripercorrere la sua vita, Nusseibeh lega indissolubilmente la saga della sua "eccezionale" famiglia al destino del suo popolo e del suo incompiuto paese, e incarna con la sua esistenza, pubblica e privata, mezzo secolo di storia palestinese. "C'era una volta un paese" è l'autobiografia di un uomo che non ha mai smesso di difendere le ragioni della pace, della democrazia e della tolleranza, alla ricerca di una soluzione non violenta al conflitto israelo-palestinese. Da moderno Don Chisciotte, Nusseibeh si muove con visionaria caparbietà tra battaglie civili, amori letterari, nostalgie familiari e spietati ritratti di guerra, dando vita così al più lucido e commovente dei manifesti contro ogni forma di estremismo.

Chronic City
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Lethem, Jonathan

Chronic City

Il Saggiatore, 14/07/2010

Abstract: Chase Insteadman è l'ex bambino prodigio di un vecchio telefilm. Tira avanti sfruttando ciò che resta della fama passata e il rinato interesse dei media per la sua relazione con Janice Trumbull, un'astronauta bloccata nello spazio, dalla quale riceve e-mail d'amore. A Chase si affianca Perkus Tooth, un ex critico musicale disoccupato con la passione per i cheeseburger, le cospirazioni e l'arte. Perkus aiuterà l'amico durante un percorso di formazione che lo condurrà a rivedere la sua ingenua interpretazione della realtà, andando oltre l'apparenza. Lo scenario è l'autoreferenziale isola di Manhattan, lacerata fra la decadenza culturale odierna e un glorioso passato intellettuale, terrorizzata da una gigantesca tigre che semina distruzione per le strade abitate da gente ricca, ossessionata dalla fama e da lettori del New York Times che preferiscono leggere la rivista in una versione war-free scaricabile da internet, che non tiene conto dell'11 settembre. "Chronic City" è un vivido ritratto di Manhattan e delle sue paranoie, raccontate attraverso gli occhi di un outsider, con lo humor e la straordinaria immaginazione di Jonathan Lethem.

Cinque bambini e la strana creatura
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Nesbit, Edith

Cinque bambini e la strana creatura

Faligi Editore, 16/09/2010

Abstract: Cinque bambini e la strana creatura (Five Children and It)" (1902) Edith Nesbit, traduzione a cura di Rosina Carrera.Cinque fratelli giocano in una cava di sabbia, siamo nella campagna inglese d'inizio Novecento. Qui s'imbattono in un'antica e bizzarra creatura, con il corpo peloso e gli occhi da lumaca. La creatura è in grado di esaudire un desiderio al giorno, i cui effetti però svaniscono alla fine della giornata. Ed è una fortuna, perché i desideri causeranno molti guai ai piccoli fratellini... Età di lettura: da 10 anni.Della stessa autrice Il libro dei Draghi (The Book of Dragons) (1900), iOtto originali storie di imprevedibili draghi - di cui uno fatto di ghiaccio, un altro che si rifugia agli uffici postali, un mostro sputa fuoco. La storia dell'amuleto (The Story of the Amulet)" (1906) di Edith Nesbit, Un sacerdote dell'antico Egitto viene catapultato nella Londra del 19° secolo.

Come cambierà tutto. Le idee che trasformeranno il nostro futuro
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Brockman, John

Come cambierà tutto. Le idee che trasformeranno il nostro futuro

Il Saggiatore, 26/10/2010

Abstract: Scrutare nel nostro futuro attraverso il dialogo tra scienza e cultura.Comunicheremo solo con il pensiero. Sostituiremo il nostro cervello con i chip di un computer. Abiteremo su altri pianeti e sconfiggeremo la morte grazie a corpi meccanici. Sposeremo finalmente robot fatti su misura. La nostra vita cambierà, tutto cambierà. Ma che cosa sarà a modificare davvero il nostro futuro? A questa domanda, lanciata da John Brockman nell'influente forum scientifico The Edge, rispondono le più autorevoli voci della scienza e della cultura contemporanee, da Chris Anderson a Richard Dawkins, da Lisa Randall a Nassim Nicholas Taleb, da J. Craig Venter a Ian McEwan. Sulla scia del visionario esprit poétique del progetto Edge, Come cambierà tutto traccia una nuova via del futuro, in cui le interazioni tra scienza e cultura saranno le principali forze agenti.

Come diventare un malato di mente
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Pio Abreu, José L. - D., Petruccioli

Come diventare un malato di mente

Voland, 16/11/2010

Abstract: Tutti abbiamo il diritto di essere un po' fobici o paranoici, leggermente ossessivi, istrionici o schizoidi: ecco un perfetto manuale per chi abbia intenzione di iniziare una carriera come malato di mente. Partendo dalle sei classificazioni proposte dalle istituzioni psichiatriche statunitensi, J. L. Pio Abreu fornisce al lettore una serie di consigli pratici, con rigore medico-scientifico e al tempo stesso con ironia e senso del paradosso.

Come proteggersi dal cancro con l'alimentazione
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Stella, Carmela

Come proteggersi dal cancro con l'alimentazione

Gruppo Editoriale Macro, 01/10/2010

Abstract: Questo agile testo vuole essere una guida alla comprensione del perché l'alimentazione sia una forma di prevenzione e cura dei tumori.Lo IEO (Istituto Europeo Oncologico), a mensa, propone menù che risponde a questo scopo, il menù vegetariano.L'alimentazione deve essere la prima forma di prevenzione, immediatamente accessibile e praticabile, ma può essere anche una modalità terapeutica singola o associata ad altre metodiche.L'assenza di alimenti di tipo carneo non è voluta ma dovuta alla mancanza diabbondanti quantità delle sostanze nutritive anticancro negli stessi.Volutamente non si è fatto cenno alla quantità di alimenti da assumere poiché questa varia secondo la persona, del tipo di neoplasia ed altri fattori (età, sesso, ambiente ecc). La medicina Ortomolecolare permette un'adeguata integrazione di tutte quelle sostanze, ed in questo l'autrice si riferisco ad aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc, che il corpo necessita per la sua riparazione.Il testo sottolinea che la patologia neoplastica è, comunque, una patologia multifattoriale, ove fattori alimentari, ambientali, emotivi, mentali e spirituali concorrono, in percentuale diversa, secondo persone, situazioni e variabili, a determinare la patologia. L'autrice pone l'accento sull'importanza del trattamento di corpo/emozioni/mente/spirito nel trattamento di tutte le patologie, comprendendo tra queste la neoplastica, per il recupero della salute e del benessere.

Conoscenza tacita e conoscenza esplicita. Una ricerca cognitivista
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Biondi, Federica

Conoscenza tacita e conoscenza esplicita. Una ricerca cognitivista

Ledizioni, 14/07/2010

Abstract: Questo libro sul rapporto tra conoscenza tacita e conoscenza esplicitata - che si inserisce in un programma di studio diretto da Alberto Marradi e ispirato al concetto di conoscenza tacita, valorizzato nella seconda metà del Novecento da Michael Polanyi - tende a evidenziare il fatto che l'uomo della strada non ha un'idea chiara e distinta nemmeno degli oggetti più elementari della sua vita quotidiana, o quanto meno non si mostra in grado di esplicitare la sua conoscenza a proposito di semplici oggetti sia tangibili (sedia e lampada) sia non tangibili (bugia). La conoscenza tacita che gli umani accumulano su questi semplici oggetti è assai più ricca e articolata di quanto essi non riescano ad esplicitare verbalmente.

Corpi estranei
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Ronco, Paola

Corpi estranei

Perdisa Pop, 06/09/2010

Abstract: Un poliziotto tormentato, una combattiva studentessa universitaria, una fragile addetta stampa precaria. Perché l'agente Cabras non parla con nessuno? Come mai ad Alessia si ferma il respiro in gola ogni volta che vede una divisa? E cosa impedisce a Silvia di cominciare con serenità una vita a due nella casa appena comprata? Tre esistenze, un filo sanguinoso che le unisce, otto giorni che potrebbero cambiarle per sempre, in una Torino che assiste immobile ai crimini di una banda inafferrabile.

Cosa mangia il pollo che mangi? Dal mercato globale al buon cibo locale. Conoscere, scegliere, costruire nuove economie a partire dell'alimentenzione
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Saint Amour di Chanaz, Giada

Cosa mangia il pollo che mangi? Dal mercato globale al buon cibo locale. Conoscere, scegliere, costruire nuove economie a partire dell'alimentenzione

Gruppo Editoriale Macro, 01/10/2010

Abstract: Una bella tavola imbandita: pronta per noi, per placare la nostra fame e soddisfare i piaceri del nostro palato. 
Ma prima di attaccare la portata che fuma nel nostro piatto proviamo a farci qualche domanda: 
- Che cosa ha mangiato il pollo che stiamo per gustare in punta di forchetta? 
- Come sono stati coltivati i fagioli della zuppa? 
- Da dove vengono le banane del trionfo di frutta? 
- Quanti chilometri hanno fatto per giungere fino a noi? 
- Chi ha prodotto il dolce, acquistato direttamente al supermercato? Con quali materie prime? 

Cosa mangia il pollo che mangi? ricostruisce la storia del nostro cibo, spesso snaturato, contaminato, avvelenato e "addizionato" dalle esigenze commerciali dell'agroindustria e della grande distribuzione organizzata. 

Il percorso degli alimenti – dalla terra, al supermercato, al piatto, al bidone della spazzatura – ci aiuta a capire come il mangiare sia divenuto un atto meccanico e inconsapevole di cui dobbiamo riappropriarci. 

Coltivare un piccolo orto, far crescere erbe aromatiche sul proprio balcone, mangiare meno carne, imparare a cucinare e a produrre da sé, acquistare da produttori locali a cui possiamo stringere la mano, prestare attenzione alla riduzione dei rifiuti e degli imballaggi: gesti concreti che possono migliorare il sapore dei nostri cibi, giovare alla nostra salute fisica, rinsaldare rapporti comunitari e dare nuova vita alle economie locali.